Il ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha firmato oggi la terza circolare (n. 1/2011), quella concordata con i rappresentanti della Fnomceo e dei sindacati medici, che chiarisce il funzionamento del sistema sanzionatorio per chi non rispetta l’obbligo di trasmissione online dei certificati di malattia. La circolare in materia di trasmissione telematica dei certificati, indirizzata a tutte le pubbliche amministrazioni, contiene ulteriori precisazioni sulle eventuali sanzioni a carico dei medici inadempienti. Si evidenzia come, con il collegato lavoro entrato in vigore lo scorso 24 novembre, sia stato uniformato il regime legale del rilascio e della trasmissione dei certificati per i lavoratori dipendenti sia pubblici sia privati, “ivi compresi gli aspetti sanzionatori”.
Viene quindi affrontato nello specifico il tema della responsabilità dei medici per violazione normativa, ribadendo che “affinché si configuri un’ipotesi di illecito disciplinare devono ricorrere sia l’elemento oggettivo dell’inosservanza dell’obbligo di trasmissione per via telematica, sia l’elemento soggettivo del dolo o della colpa” che risulta “escluso nei casi di malfunzionamento del sistema generale” e di “guasti o malfunzionamenti del sistema utilizzato dal medico”.
Nel testo firmato dal ministro Brunetta vengono richiamati i “criteri di gradualità e proporzionalità secondo le previsioni degli accordi e contratti collettivi di riferimento”, da applicare “anche nei casi di reiterazione della condotta illecita, per i quali l’art. 55 septies, comma 4, del d.lgs. n. 165 del 2001 prevede la sanzione del licenziamento per il dipendente pubblico e della decadenza dalla convenzione per il medico convenzionato”. La circolare chiarisce, quindi, che la colpevolezza non ricorre nel caso di malfunzionamenti del sistema, e specifica che la contestazione dell’addebito nei confronti del medico dovrà essere effettuata soltanto se dagli elementi acquisiti in fase istruttoria risulta che non si sono verificate anomalie di funzionamento.
La circolare valorizza la competenza organizzativa delle Regioni che, anche sentendo le rappresentanze dei medici, a seconda della situazione potranno adottare gli opportuni provvedimenti per la regolamentazione degli aspetti procedurali e di dettaglio legati ai procedimenti disciplinari. E’ infatti previsto che Regioni possano individuare specifiche strutture o servizi per i quali ritengono non sussistere, per periodi limitati di tempo, le condizioni tecniche necessarie all’avvio di procedimenti disciplinari, anche al fine di evitare che le procedure di certificazione possano interferire negativamente con l’attività clinica.
Infine la circolare rende noto che nell’ambito del Sistema di Accoglienza Centrale (SAC) dal 1 febbraio 2011 è disponibile per le Regioni, le strutture e i medici interessati, un apposito cruscotto di monitoraggio, che consente di acquisire informazioni circa il tasso di utilizzo del sistema ed eventuali disservizi, come rallentamenti o blocchi. Attraverso il cruscotto sarà quindi possibile per i soggetti coinvolti nella procedura acquisire informazioni sul funzionamento del sistema di trasmissione.
Quotidianosanita.it – 23 febbraio 2011