Niente da fare. L’influenza aviaria che si è diffusa nel Pordenonense e nella zona del Livenza ha falcidiato anche la fiera degli uccelli di Montebelluna. Assieme a tutte le altre. Già erano state cancellate quelle storiche di Sacile e Godega Sant’Urbano perché vicine al focolaio, adesso l’allarme è stato esteso a tutto il Veneto e alla Lombardia e quindi disco rosso a tutte le fiere primaverili degli uccelli almeno fino al 5 maggio.
A Montebelluna era fissata per il 17 aprile, giorno di Pasquetta. Si era aggiunta da più di un ventennio a quella storica della terza domenica di agosto. Decaduta quella estiva, la pro loco di Montebelluna aveva puntato tutte le sue carte sulla fiera primaverile e la sua cancellazione diventa una mazzata per la pro loco, che con gli incassi della fiera primaverile in pratica manteneva la gestione della sede e copriva le perdite di altre manifestazioni come la sfilata dei carri mascherati e l’enotour.
«Pazienza – dice il presidente della pro loco di Montebelluna, Paolo Zennaro – vedremo di porre rimedio con altre manifestazioni che stiamo studiando assieme all’assessore alla cultura Debora Varaschin». Non è escluso che venga spostata più avanti o che venga ripristinata quella di agosto, che era nata nell’immediato dopoguerra ma l’ultimo anno era stata cancellata perché non attirava più pubblico.
Tempo di decidere non c’è stato, perché alla pro loco la conferma del diniego è arrivata solo l’altro pomeriggio, a manifesti e depliant già stampati. «Essendo lontani più di dieci chilometri dall’epicentro dell’influenza aviaria si pensava di poterla fare – dice ancora il presidente – avevamo deciso di lasciare fuori polli e altri animali da cortile, che sono i portatori della malattia, e di limitarla agli uccelli. Poi è arrivato l’avviso del settore veterinario del ministero che estendeva l’allarme per l’influenza aviaria a tutto il Veneto».
La Tribuna di Treviso – 7 aprile 2017