Il Consiglio dei Ministri ha approvato in serata, dopo alcuni giorni di pressing, il Ccnl della Dirigenza medica, veterinaria e sanitaria la cui preintesa giaceva – benché sottoscritta dal 24 luglio – nelle pieghe della burocrazia. Il testo andrà ora alla Corte dei Conti per la certificazione. Manca un paio di settimane per firmare il testo definitivo che sarà operativo immediatamente.
Si tratta di un risultato atteso da dieci anni e un primo segno di attenzione per quelle categorie di professionisti specializzati che hanno garantito la sopravvivenza del Servizio sanitario nazionale e l’esigibilità del diritto alla tutela della salute di ogni individuo che si trovi nel nostro paese.
Un grazie particolare va al Ministro Speranza e al suo staff per aver portato il Consiglio dei ministri ad approvare il nostro contratto in tempi record dopo le non più comprensibili lentezze burocratiche degli ultimi mesi.
Aldo Grasselli
presidente Fvm
Medici, sì al contratto aumenti da 200 euro. Il ministro Speranza: «ora più risorse per chi si occupa della nostra salute»
Il Sole 24 Ore. Circa 200 euro al mese lordi di aumento per 130mila tra medici, veterinari e dirigenti sanitari e delle professioni sanitarie. L’aumento per i camici bianchi del Ssn arriva dal consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Funzione pubblica, Fabiana Dadone, e del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha dato il via libera al contratto collettivo nazionale per il triennio 2016-2018 dell’Area sanità.
Lo fa sapere il Dipartimento funzione pubblica in una nota in cui riferisce la soddisfazione dal titolare di Palazzo Vidoni, Fabiana Dadone.
La ratifica del nuovo testo adegua gli istituti del rapporto di lavoro dopo una vacanza contrattuale che durava da circa dieci anni (l’ultimo Ccnl riguardava il biennio 2008-2009). Il contratto amplia alcune tutele già previste per il personale del comparto (dalle ferie ai riposi solidali per i dirigenti che debbono assistere figli minori bisognosi di cure).
Il Contratto riconosce incrementi retributivi a regime del 3,48%, corrispondenti ad un beneficio medio complessivo di circa 190 euro al mese, che valorizza anche la quota di retribuzione erogata a livello locale per la remunerazione delle condizioni di lavoro, dei risultati raggiunti e degli incarichi dirigenziali. È stata operata una rivalutazione degli stipendi tabellari a regime di 125 euro mese per tredici mensilità a cui si aggiungono gli ulteriori incrementi che hanno interessato la parte accessoria del salario, con una particolare attenzione agli istituti retributivi più direttamente correlati alla erogazione dei servizi (guardie mediche e retribuzione di risultato). Per il ministro della Salute Roberto Speranza arrivano «ora più risorse per chi si occupa della nostra salute».