Centinaia di manifesti di protesta con la scritta “La mia salute è con Venezia” esibiti in piedi da più di metà degli spettatori che hanno assistito al primo incontro pubblico con i vertici dell’Usl del Veneto Orientale organizzato dall’amministrazione comunale. Il direttore generale Carlo Bramezza ha lasciato la sala teatro del municipio di Ca’ Savio al termine del teso incontro attorno alle 23, accompagnato dai carabinieri per motivi di sicurezza, anche perché all’estemo si raccoglievano le firme contro il cambio di Usl, vista la forte tensione del momento.
Comunque è tutto filato liscio e Bramezza è potuto andare via senza particolari problemi. Numerose le domande dei cittadini che hanno chiesto rassicurazioni sul mantenimento dei servizi socio-sanitari sul territorio e del distretto dal gennaio 2018 quando Cavallino-Treporti sarà accorpata all’Usl 4. «Faremo tutto il possibile per portare qui tutta la buona sanità veneta», ha garantito Bramezza, «a Cavallino Treporti è notevole e comprensibile l’interesse della cittadinanza per il futuro di questo territorio. Sono intervenuto con vari professionisti dell’azienda per ascoltare le richieste della popolazione, per cercare di dare risposte, per acquisire consigli utili sui servizi che verranno attivati».
Ma la tensione in certi momenti si è percepita eccome. Come quando una residente facendo eco al comitato prò Usl Serenissima che raccoglieva le firme all’esterno della sala, all’improvviso è andata incontro al direttore generale con un lenzuolo in mano con scritto: «Vi devo ricordare che io non sono morta! Non devo essere traghettata in un’altra Usl. Della mia salute decido io».
«Noi abbiamo continuato per la nostra strada», ammette il sindaco Roberta Nesto, «essendoci una legge va rispettata anche se non piace e quindi abbiamo puntato a chiedere i servizi per il nostro territorio e proprio per questo alla riunione i tecnici hanno dato risposte alle domande dei cittadini e dell’amministrazione. Sia sull’emergenza sia sul distretto abbiamo avuto importanti rassicurazioni e d’altra parte anche una precisazione direi importante», spiega, «cioè che i servizi che ci sono oggi sono previsti da leggi e dalle schede norma della Regione e pertanto non possono essere tolti. D’altra parte il direttore Bramezza ha dato rassicurazioni proprio in questo senso».
«Trovo inaccettabile che non venga dato ascolto a 4.000 firme di residenti di Cavallino-Treporti negando la possibilità di un referendum», ha dichiarato il capogruppo di Idea Comune, Claudio Orazio, «si tratta di ben oltre la maggioranza dei 7.200 elettori che hanno votato nell’ultima tornata elettorale. Presenteremo una petizione alla Regione».
«La premessa insistita che il sindaco fa», aggiunge il capogruppo di Civica, Angelo Zanella, «che lo spostamento nell’Usl Veneto Orientale è legge e ne dobbiamo prendere atto, non regge. Confonde la legge con le sentenze di terzo grado passate in giudicato. Lotteremo per farla cambiare».
La Nuova Venezia – 23 febbraio 2017