Alcune assenze per malattia e gravidanze non sostituite mandano in tilt il pronto soccorso. E’ successo nella giornata di ieri nel reparto d’emergenza dell’ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto. Il momento più critico, nel pomeriggio quando le persone in coda per farsi visitare, hanno raggiunto il picco di oltre trenta con varie ore di attesa.
Il motivo: dell’organico previsto in turno, in servizio c’erano solo due medici che hanno dovuto fare un vero e proprio tour de force per gestire tutta l’attività ambulatoriale: dai codici rossi di massima gravità, ai verdi e fino ai codici bianchi. Una situazione decisamente critica che ha indotto il direttore sanitario Paola Corziali ad andare a verificare di persona in reparto. E’ stata lei stessa a presentarsi nella sala d’aspetto e a informare i pazienti delle cause dei disagi che stavano patendo. La dottoressa ha anche invitato i pazienti meno gravi o con patologie che lo rendevano possibile, a rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale di Montebelluna in modo da ridurre il numero delle persone in attesa. Allo stesso tempo, il direttore sanitario ha cercato nei vari reparti del San Giacomo, la disponibilità di altri medici a intervenire in supporto dei colleghi del pronto soccorso per snellire i tempi di attesa. Una situazione critica che solo con il passare delle ore è andata migliorando, e per la quale la direzione generale dell’Usl 8 si è scusata con i pazienti e i loro famigliari. A provocarla una serie di concause. Da un lato alcune assenze per congedo di maternità di dottoresse del reparto, per le quali non sono state previste sostituzioni e che vengono generalmente compensate dai colleghi in servizio. Colleghi che però, come gli stessi pazienti, a volte si ammalano come successo ieri. Le carenze, si sono così innestate nella situazione più generale di mancanza di personale e delle conseguenti difficoltà operative, che da qualche tempo caratterizzano il pronto soccorso.
Milvana Citter – Il Corriere del Veneto – 5 gennaio 2016