CASTAGNARO. La Procura di Verona affida il mantenimento di centinaia di specie e la pulizia. Si tratta di una spesa imprevista per il commissario che già deve fare i conti con i problemi irrisolti del paese e con il bilancio 2011
Castagnaro. Come non bastassero un bilancio da monitorare attentamente ed altre problematiche del paese rimaste irrisolte da prima della caduta della giunta di Luca Sordo, in municipio arriva un’altra tegola. La Procura di Verona – alla quale quella di Rovigo ha passato il fascicolo, di cui è titolare il pubblico ministero Federica Maria Ormanni – ha infatti assegnato al Comune la custodia giudiziale di tutti gli animali e delle aree sequestrate della «fattoria degli orrori», l’allevamento abusivo di varie specie scoperto una decina di giorni fa in una zona isolata di Menà dalla Guardia di Finanza di Rovigo. Il provvedimento di custodia prevede che il Comune si occupi non solo di accudire le centinaia di animali – tra cui capre, oche, tacchini, fagiani, daini, faraone, colombi, cani e maiali – trovati in condizioni igieniche agghiaccianti negli spazi adibiti ad allevamento e macello abusivo di proprietà di due coniugi cinesi. Ma che gestisca anche gli interventi di pulizia delle aree in cui vivono le bestie, in modo da garantire loro adeguate condizioni igienico-sanitarie.
«Per l’esecuzione di tutte le operazioni», spiega il direttore generale del Comune, Mario Ruggieri, «è stata autorizzata l’Ulss 21, mentre il Comune farà da supporto con alcuni operai che interverranno sul posto». Nell’allevamento, infatti, è stato trovato un esercito di bestie in condizioni disastrose, che scorazzavano tra rifiuti, interiora e materiali di dubbia provenienza, compresi resti di eternit.
«È dal 17 gennaio che i nostri veterinari raggiungono il casolare», spiega Giuliano Bronzato, direttore del Servizio sanità animale ed igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche dell’Ulss 21, «e verificano due volte al giorno le condizioni degli animali. Di prelievi per accertamenti ne abbiamo fatti tanti. Aspettiamo i referti». I prelievi a cui si riferisce il responsabile sono stati eseguiti dopo che nel casolare sono stati trovati anche medicinali senza una ricetta giuficativa.
Nell’attesa che i servizi veterinari dell’Ulss completino le analisi di laboratorio, utili anche alle indagini sul caso, la destinazione degli animali potrebbe anche essere trovata a breve: una cooperativa e fattoria didattica di Porto Garibaldi, Ferrara, si è offerta di accoglierne alcuni, esclusi i cani e i daini per i quali ci sono ricoveri attrezzati. E si sta valutando anche l’offerta di ricovero di associazione romana di tutela degli animali che ha sedi anche in Veneto.
L’Arena – 1 febbraio 2011