Cura dimagrante per le casse di previdenza dei professionisti: va applicata urgentemente, anche in questo settore, una «spending review» all’insegna dell’efficienza e della riduzione dei costi, processo che permetterà di arrivare alla «auspicata fusione» degli istituti in un unico soggetto.
Elsa Fornero, ministro del welfare, ha ribadito la sua ricetta nel corso di un’audizione, ieri mattina, nella commissione bicamerale di controllo sugli enti privatizzati nati con i dlgs 509/1994 e 103/1996, sollecitati a «ricercare nuove economie di scala», in vista di un accorpamento.
Cura dimagrante per le casse di previdenza dei professionisti: va applicata urgentemente, anche in questo settore, una «spending review. all’insegna dell’efficienza e della riduzione dei costi, processo che permetterà di arrivare alla «auspicata fusione» degli istituti in un unico soggetto. Elsa Fornero, ministro del welfare, ribadisce la sua ricetta nel corso di un’audizione, ieri mattina, nella commissione bicamerale di controllo sugli enti privatizzati nati con i digs 509/1994 e 103/1996, sollecitati a «ricercare nuove economie di scala», in vista di un accorpamento che consentirebbe una diminuzione della spesa degli organi di controllo ed un compattamento delle uscite generali. Si avvicina la scadenza del 30 settembre, data entro la quale (secondo quanto stabilito dal decreto «Salva-Italia», legge 214/2011) le casse dovranno sottoporre ai dicasteri vigilanti i bilanci tecnici con saldi positivi non più a 30, ma a 50 anni.
La numero uno di via Veneto rivendica il merito del governo di Mario Monti di «avere cambiato le regole e di avere fortemente rafforzato la sostenibilità del sistema pensionistico, rinsaldando, nel contempo, il metodo contributivo», richiedendo la certificazione dell’equilibrio fra entrate contributive e spesa per prestazioni nel lungo periodo. E si mostra soddisfatta, affermando che le istituzioni internazionali riconoscono la solidità dei conti pensionistici italiani, sui quali, «se elementi di novità ci sono, sono tutti di segno positivo». Spazio, poi, alle rassicurazioni dopo l’allarme-pensioni pubbliche lanciato poche ore prima dal consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps (il «rosso» di quasi 6 miliardi di euro nel 2012, tale da comportare, «nel breve periodo, problemi di sostenibilità», in altre parole si ventilava una futura difficoltà a pagare le prestazioni): il ministro chiarisce, rispondendo alle domande di deputati e senatori, che il disavanzo dell’Inpdap, incorporato insieme all’Enpals nell’istituto guidato da Antonio Mastrapasqua, «è conosciuto dallo stato, sarebbe stato coperto, e sarà comunque coperto adesso. Non c’è un elemento nuovo che richieda un appostamento di ulteriori risorse», precisa. Fornero aggiunge, tuttavia, che sarà opportuno ricercare altre modalità di copertura, a seguito della formazione del «SuperInps», così come è urgente rivederne la governane, sulla quale ha lavorato una commissione di studio, sfilando una relazione che, consegnata ieri dal ministro al presidente della bicamerale Giorgio Jannone (Pdl), verrà presto sottoposta all’attenzione del Parlamento e degli altri organi competenti.
Per quanto concerne, infine, il tema degli esodati, la rappresentante dell’esecutivo considera necessario arrivare alla definizione dei numeri di tutti gli interessati (oltre ai primi 65 mila quantificati, ne sono stati individuati successivamente altri 55 mila per i quali si studiano varie ipotesi di tutela, si veda ItaliaOggi del 20/06/2012). Il calcolo, conclude, non risulta né semplice, né immediato, ma dovrà essere determinato «in progress».
ItaliaOggi – 12 luglio 2012