I proprietari di cani devono tassativamente monitorare «in ogni momento gli spostamenti» dei loro animali. Secondo la Cassazione (sentenza 34070/11) «il proprietario di un cane è tenuto a controllarlo sempre, per evitare situazioni di pericolo per i terzi ed è in particolare tenuto a controllare i movimenti e gli spostamenti dell’animale, a prescindere da una sua aggressività».
Il caso
La Suprema Corte ha confermato la condanna a 250 euro di multa per lesioni colpose nei confronti di un 45enne che non aveva controllato gli spostamenti dei suoi cani, i quali – usciti in strada mentre egli apriva il cancello di casa – avevano investito un motociclista, che si era procurato lesioni guaribili in 21 giorni a causa della caduta. Il padrone dei cani aveva fatto ricorso in Cassazione facendo presente che il cane che era finito addosso alla moto era morto e che il motociclista indossava degli zoccoli, quindi poteva essere disattento o aver perso il controllo del mezzo. I giudici hanno respinto il ricorso perchè «il proprietario o detentore di un cane è tenuto a controllarlo in ogni momento per evitare che si creino situazioni di pericolo per le altre persone, ed è in particolare tenuto a controllare i movimenti e gli spostamenti dell’animale, a prescindere da una sua aggressività già acclarata».
Il cane «si può rivelare pericoloso per le particolari situazioni del caso concreto, come in questo caso in cui gli animali hanno avuto accesso dove ciò non è consentito trattandosi di spazi destinati alla circolazione stradale. Un semplice sbandamento del veicolo» va addebitato al proprietario del cane, anche se l’animale non ha mai dato problemi di aggressività. La Cassazione aggiunge che ci può però essere concorso di colpa della persona offesa se questa non si accorge tempestivamente dell’ostacolo prevedibile ed evitabile.
Lastampa.it – 14 settembre 2011