di Luigi Grassia. Per la cassa integrazione le cifre sono ancora da allarme rosso: più di un miliardo di ore di lavoro perdute anche nel 2013. Speriamo bene per il 2014, ma i numeri a consuntivo dell’anno scorso parlano di un miliardo e 75 milioni di ore sulle spalle di 515 mila lavoratori.
L’Osservatorio Cig della Cgil segnala che sale a 5,4 miliardi di ore il totale della cassa nei sei anni di crisi economica dal 2008 a oggi. Nel solo 2013 la forzata astensione dal lavoro ha fatto perdere a quei 515 mila lavoratori 4 miliardi e 125 milioni di reddito, cioè 8 mila euro in meno ciascuno in busta paga.
Questi numeri, che la Cgil ha elaborati dai dati dell’Inps, descrivono «un sistema produttivo frantumato per un verso dai colpi della crisi e dall’altra dal non aver messo in campo misure per invertire la tendenza»: lo denuncia il segretario confederale della Cgil Elena Lattuada. «E questa situazione si riversa con violenza sulla condizione di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, che entrano nel settimo anno di crisi in grandissima sofferenza». Per la Lattuada servono «un netto cambio di passo e l’avvio di una vera e propria ricostruzione. Prima ancora delle regole, c’è bisogno di interventi di riorganizzazione generale dell’economia e della produzione».
Le ore di cassa integrazione complessive, richieste e autorizzate lo scorso anno, collocano il 2013 fra gli anni peggiori della crisi. Con 1.075.862.355 di ore, e nonostante la piccola contrazione dell’1,36% rispetto al 2012, il 2013 si piazza molto vicino al numero di 1.090.654.222 di ore richieste l’anno precedente, anche se siamo ben distanti dal record raggiunto del 2010 (anno d’introduzione della casse in deroga) quando la somma arrivò a 1.203.638.249 ore.
In ogni caso nel 2013 si è superato un’altra volta il miliardo, e largamente. Nel dettaglio, scorporando le ore di cassa integrazione ordinaria (Cigo), straordinaria (Cigs) e in deroga (Cigd), questi i numeri segnati lo scorso anno: 343.544.183 di ore per la Cigo (+2,37%), 458.897.124 per la Cigs (+14,64%) e 273.421.048 per la Cigd (-22,93%). La richiesta nel 2013 è stata fra gli 80 e i 90 milioni di ore al mese, ed è lo stesso numero che si riscontra da gennaio 2009; resta più o meno invariata anche l’incidenza delle ore di Cig per lavoratore occupato nel settore industriale, pari in dodici mesi a 157 ore per addetto. Per l’intero sistema produttivo la Cgil stima nell’ultimo anno una perdita secca di oltre 134,4 milioni di giornate lavorative. Per adesso è buio pesto.
La Stampa – 19 gennaio 2014