La senatrice padovana e avvocato civilista Elisabetta Alberti Casellati è stata eletta al Csm. Il via libera è arrivato ieri in tarda serata dal Parlamento, che ha scelto i primi tre componenti, rimandando la nomina degli altri due.
Elisabetta Casellati (Forza Italia), che è stata anche sottosegretario alla Sanità e alla Giustizia, ha ottenuto 489 voti, mentre Teresa Bene (Pd) e l’ex ministro della Salute Renato Balduzzi (Scelta civica) sono approdati al Consiglio superiore della magistratura grazie a 486 preferenze. I tre hanno superato il quorum previsto di 482 voti e ora dovranno dimettersi dal Senato. Al posto dell’avvocato padovano, a Palazzo Madama dal 1994 (a parte il salto di una legislatura), subentrerà Bartolomeo Amidei, coordinatore di Forza Italia a Rovigo e primo dei non eletti.
Intanto la Casellati si gode la soddisfazione che corona una lunga carriera. «Sono appena tornata dalla Camera e per prima cosa ho avvertito la mia famiglia — rivela lei pochi minuti dopo il voto —. Sono tutti felici e io assaporo un traguardo importante. Da domani (oggi) riprendo a lavorare. Devo questo risultato a Silvio Berlusconi, che ha proposto il mio nome ed è stato il primo a telefonarmi per congratularsi. Per me la nuova carica è l’ideale proseguimento dell’impegno svolto in qualità di sottosegretario alla Giustizia, un completamento di un’esperienza affrontata da politico-tecnico. Credo sia anche il momento giusto per sedere al Csm, visto che c’è in ballo la riforma della giustizia e io in tale direzione ho già lavorato. Ma credo di poter dare un contributo anche nella nuova veste — continua la senatrice — e l’idea mi piace molto. Anche se il Senato è un po’ la mia seconda casa, vent’anni non si dimenticano».
Elisabetta Casellati ha ricevuto molte telefonate di congratulazioni da parte di parlamentari di tutte le forze politiche. «E del resto sono stata eletta con i voti anche del Pd e degli altri partiti — riflette —. Ma le parole che mi hanno più colpita sono state quelle di un padovano che l’altro giorno mi ha fermata nella mia città, mentre passeggiavo. Mi ha chiesto: ce la fa a entrare al Csm? Io voto Pd ma come padovano mi piacerebbe se fosse lei a rappresentarci. Non l’avevo mai visto e il suo gesto mi ha fatto davvero piacere».
Emozionato Bartolomeo Amidei, ex sindaco di Loreo e ora coordinatore a Rovigo di Forza Italia. «Festeggio lavorando — ammette — entro la fine della settimana devo presentare le liste per la Provincia e concentrarmi sul programma da elaborare in previsione delle elezioni per un ente nel quale FI può ancora giocare un ruolo importante. Oggi la mia priorità è questa, dalla prossima settimana sarò in Senato. Sono contento, dopo tanti anni di impegno politico è una grande soddisfazione: mai avrei pensato che un giorno sarei entrato in Parlamento. E’ una fortuna e un onere, ma soprattutto dev’essere un compito operativo. L’esperienza di sindaco — aggiunge Amidei — mi insegna che le risposte alla gente vanno date subito e che bisogna essere presenti sempre, con fatti concreti».
Le priorità di Amidei sono: la riforma della giustizia, quella della scuola e il lavoro, «senza il quale non sta in piedi niente».
Michela Nicolussi Moro – Corriere del Veneto – 16 settembre 2014