Lunedì a Strasburgo si terrà la seduta plenaria del Parlamento Europeo: all’ordine del giorno il progetto di regolamento per la soppressione dell’etichettatura facoltativa delle carni bovine e per l’introduzione di quella elettronica per i bovini.
Dopo i pareri contrastanti delle Commissioni Agri ed Envi, tocca ora all´Europarlamento pronunciarsi.
«La battaglia che stiamo conducendo – dice il veneziano Fabiano Barbisan, presidente del consorzio “L´Italia Zootecnica” e di Unicarve – va nella direzione della trasparenza e qualità delle informazioni che possono essere date al consumatore. Confido che i parlamentari europei intervengano in aula respingendo l´emendamento e approvando un nuovo emendamento che chiarisca definitivamente che l´art. 16 del Regolamento 1760/2000 (etichettatura facoltativa) va mantenuto e l´etichettatura facoltativa non va soppressa». Barbisan si appella agli europarlamentari «affinché non privino gli allevatori di uno strumento che ha dimostrato di poter arginare l´industria dell´anonimato della carne bovina e delle contraffazioni.
Noi allevatori chiediamo ai ministri dell´Agricoltura (e della Salute) e a tutti i parlamentari europei che credono negli strumenti di informazione al consumatore, di agire e votare affinché l´etichettatura facoltativa delle carni bovine non venga soppressa». Tanto più che «visto che la definizione stessa fa capire che, non essendo obbligatoria, sarà la filiera a decidere se applicarla o meno».
Il Giornale di Vicenza – 5 settembre 2012