Il Gruppo di discussione di Efsa sui rischi emergenti in sanità pubblica ha preso in considerazione le diete a base di carne cruda per gli animali da compagnia. Su iniziativa della Federazione dei Veterinari Europei, nel corso dell’ultimo meeting nella sede europea di Parma, la discussione ha fatto emergere una pratica rischiosa anche per la salute pubblica e per l’ambiente.Sussistono rischi per la salute pubblica associati alle diete RMBD (Raw Meat Based Diets) per gli animali domestici. Il tema è stato al centro della discussione del Gruppo sui rischi emergenti di Efsa, riunito il 22 novembre a Parma (StaDG-ER -Stakeholder Discussion Group on Emerging Risks). Il tema è stato portato dalla Federazione dei Veterinari Europei (Fve) con una presentazione curata da Maurizio Ferri (Uevh- Union of European Veterinary Hygienists ) e diffusa dalla stessa Fve. La presentazione
Le diete animali a base di carni crude sono considerabili un “rischio emergente” sulla base della definizione che ne dà l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare: qualsiasi rischio, noto o di recente individuazione, la cui esposizione è in crescita o rappresenta una novità degna di attenzione. E l’alimentazione animale con carni crude preoccupa gli esperti per le ripercussioni sulla sanità pubblica e per il rischio di trasmissione di agenti patogeni sia agli animali domestici che alle persone.
Attraverso le feci di cani e gatti, le diete a base di carni crude concorrono a diffondere più batteri patogeni ed espongono maggiormente l’ambiente ai parassiti. La diffusione di batteri comprende anche categorie resistenti agli antimicrobici (salmonella).
L’esposizione può potenzialmente coinvolgere anche gli animali allevati come dimostrano i dati nazionali discussi dal Gruppo Efsa.
Le diete a base di carne cruda utilizzano generalmente carni di muscoli, organi, grasso, cartilagine e ossa. La popolarità fra i proprietari di animali da compagnia è cresciuta fino a fare aumentare l’esposizione a batteri zoonotici (salmonella soprattutto) e parassiti. Ciò malgrado i benefici presunti della dieta RMBD siano più aneddotici che dimostrati. Questo mercato registra una crescita del 10% in Finlandia, del 5% in Germania e del 3% nel Regno Unito. Percentuali europee superiori a quelle registrate negli Stati Uniti (+2%) considerato il paese di origine di questa tendenza. Nel Regno Unito, l’Agenzia Nazionale Sanitaria ha messo in relazione l’aumento di casi di salmonella nelle persone con l’alimentazione dei pet.
La dieta RMBD comporta anche rischi di ordine virologico. La positività all’aviaria ad alta patogenicità recentemente riscontrata in alcuni gatti in Polonia, avrebbe una correlazione con la dieta a base di carne cruda, un sospetto emerso dai dati: 12 gatti su 25 positivi al virus H5N1 ricevevano una alimentazione a base di carne cruda.
La Fve sottolinea che i Medici Veterinari dovrebbero sensibilizzare i proprietari di animali domestici sui rischi associati all’alimentazione dei pet con carne cruda, inclusi quelli derivanti da mancanza di igiene e da una manipolazione non appropriata.
(@nmviOggi del 24/11/2023)