Una delegazione del Sindacato veterinari di medicina pubblica, formata dal segretario regionale Franco Cicco e dal vicesegretario Giampaolo Moretti, è stata ricevuta ieri mattina a Palazzo Balbi dall’assessore alla sanità Luca Coletto. Al centro dell’incontro le emergenze in sanità veterinaria e le sempre maggiori carenze di personale dei servizi veterinari delle Ulss del Veneto. I rappresentanti Sivemp hanno sottolineato le difficoltà in cui si trovano ad operare i veterinari pubblici a causa dell’ormai cronico sottodimensionamento degli organici e del mancato turn over del personale andato in quiescenza. Criticità che possono avere ripercussioni importanti non solo sulla salute pubblica, ma anche sull’agroalimentare veneto. “In tutti questi anni i servizi veterinari grazie all’impegno e all’abnegazione del personale, sono riusciti ad assicurare con fatica i molteplici compiti di istituto – hanno riferito -. Oggi, a fronte delle ulteriori incombenze legate all’epidemia di Blue tongue e alle altre emergenze c’è il timore di non riuscire a dare le risposte immediate e tempestive che la situazione richiederebbe”.
Il Veneto, hanno ricordato, ha un numero di veterinari pubblici di gran lunga inferiore a quello delle Regioni con patrimonio zootecnico e un settore agroalimentare di pari entità e complessità di quello veneto e un volume di prestazioni veterinarie analogo. Basti pensare che al 31 ottobre 2016 erano in servizio in Veneto 342 veterinari pubblici, contro i 620 della Lombardia e i 467 dell’Emilia Romagna e i 585 della Campania.
Il già cronico sottodimensionamento degli organici, peraltro, si è acuito in modo drammatico negli ultimi anni: dal 2010 ad oggi i servizi veterinari delle Ulss venete hanno perso circa 50 unità lavorative. A questo si aggiunge l’incertezza del momento odierno, alla vigilia dell’entrata in vigore della riforma sanitaria che dal 1° gennaio introdurrà importanti cambiamenti nella definizione dei bacini delle Ulss e nella loro organizzazione.
“Nonostante tutto i veterinari pubblici del Veneto hanno sempre svolto la loro opera senza ricorrere a liste d’attesa o minacciare scioperi e proteste eclatanti – hanno affermato i rappresentanti Sivemp – Oggi sono però necessari investimenti adeguati, organici all’altezza della complessità e della mole delle prestazioni che i servizi veterinari sono chiamati a garantire e più attenzione per una medicina che ha complessità pari a quella umana”.
L’assessore Coletto, nel corso dell’incontro, che si è svolto in un clima collaborativo, ha rimarcato la centralità e il ruolo che la medicina veterinaria ha nell’interesse di tutta la collettività e ha manifestato ampia disponibilità ad affrontare le criticità che affliggono i servizi veterinari, assicurando, per parte sua, l’impegno a ricercare le soluzioni necessarie a superarle.
30 novembre 2016