Porta la data del 14 aprile 2023, il secondo rapporto “Surveillance of antimicrobial resistance in Europe“, pubblicato congiuntamente dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall’OMS/Europa. Nella Regione Europea, 2 reti regionali raccolgono e presentano i dati di sorveglianza della resistenza antimicrobica per quasi tutti i 53 Stati membri della Regione: la rete europea di sorveglianza della resistenza antimicrobica (EARS-Net) e la rete di sorveglianza dell’Asia centrale e europea della resistenza antimicrobica (CAESAR).
Stando ai dati del 2021 (quelli utilizzati nel Rapporto di recente pubblicazione), una delle evidenze più preoccupanti è l’elevata percentuale di resistenza sviluppata nei confronti degli antibiotici di ultima generazione come i Carbapenemi. Inoltre, pare che i livelli più elevati di resistenza antimicrobica (AMR) siano stati sviluppati nelle parti meridionali e orientali della regione europea, rispetto al nord e all’ovest.
Vediamo nel dettaglio
La resistenza alle cefalosporine e ai carbapenemi di terza generazione è risultata generalmente più alta in Klebsiella pneumoniae rispetto a Escherichia coli. Anche nelle specie Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter – e in percentuale maggiore rispetto a K. Pneumoniae – è stata confermata la resistenza ai carbapenemi. Come anticipato, inoltre, esiste un gradiente di resistenza da nord a sud e da ovest a est, con tassi più elevati osservati nelle parti meridionali e orientali della regione europea rispetto a quelle settentrionali e occidentali. Ciò è risultato particolarmente evidente per la resistenza alle cefalosporine e ai carbapenemi di terza generazione in K. pneumoniae e per la resistenza ai carbapenemi in Acinetobacter spp. Considerando solo i 13 paesi che hanno inviato dati a CAESAR sia nel 2020 che nel 2021, il numero complessivo di isolati segnalati è stato più alto nel 2021 rispetto al 2020. Ciò è stato il risultato di un numero più elevato di isolati segnalati per tutti i patogeni.
Queste tendenze generali non sono state sempre osservate a livello nazionale, tuttavia, tutti i paesi hanno riportato numeri più elevati di Acinetobacter spp. isolati nel 2021 rispetto al 2020. In tutti i 16 paesi che hanno presentato dati a CAESAR nel 2021, la maggior parte degli isolati (70,0%) erano E. coli (37,9%), Staphylococcus aureus (17,2%) e K. pneumoniae (14,9%).
Davanti a questi dati, si confida nel fatto che la maggior parte dei paesi della regione europea ha sviluppato piani d’azione nazionali sulla resistenza antimicrobica, compresi programmi e interventi completi sulla prevenzione e il controllo delle infezioni, la gestione e la sorveglianza antimicrobica. La sfida, dunque, sarà quella di garantire che questi dispongano di un sostegno di alto livello e di solidi finanziamenti per affrontare la minaccia della resistenza antimicrobica.
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