Psicosi da uova contaminate. «In Italia corriamo un rischio potenziale. Siamo autosufficienti, nel settore. Siamo stati inseriti nell’allerta Fipronil perché acquistiamo prodotti d’uovo dai paesi maggiormente coinvolti, Belgio e Olanda. Ora l’allerta è anche su quel che arriva dalla Francia». .Questo insetticida. «E usato per togliere pulci e zecche da cani e gatti. Ma più di 180 aziende straniere lo hanno usato sulle galline ovaiole. Assolutamente vietato». Come ci si difende? «In Italia abbiamo una produzione molto più sicura del resto d’Europa ma non siamo autosufficienti su tutto. Per questo dobbiamo essere forti a dettare le nostre regole».
Pensando a chi va a fare la spesa. «Sul guscio delle uova è stampigliata la carta d’identità. La sigla del paese; le condizioni di allevamento e il benessere delle galline, una scala da 3 a O, tra le gabbie e il biologico; addirittura regione o Comune di provenienza».
Se c’è un problema, sappiamo chi cercare. «Appunto, siamo molto avanti sulle informazioni al consumatore, la rintracciabilità è completa. Il problema è sui prodotti derivati».
Le verifiche. «Sull’esistenza di ovoprodotti con antiparassitario in Italia non abbiamo ancora notizie, stiamo cominciando i controlli».
Il ministero ha parlato di un sequestro, prodotti a base di uova mai messi in commercio. «La definizione dei lotti e delle aziende da dove sono arrivate le uova contaminate è ancora in corso. Le partite note sono state bloccate ai confini».
Come? «L’Italia ha servizi veterinari ai posti di entrata, ora si fanno controlli mirati sui prodotti che arrivano da Belgio, Olanda e Francia. Vedremo nei prossimi giorni se c’è Fipronil».
Non sapremo mai se quell’insetticida sia stato usato anche prima. «Non possiamo saperlo. Non ti metti a cercare una sostanza proibita. Le molecole chimiche che possono essere usate in zootecnia sono migliaia. Il Belgio ha dato l’allerta solo adesso, tutti i Paesi stanno cercando le tracce ora… A meno di non introdurre un’etichettatura di tutti i prodotti».
Perché no? «Dobbiamo poi chiederci se riusciremmo a fornire a prezzi accessibili biscotti, maionese, tramezzini… Oggi per avere tutto questo cibo a un costo contenuto, bisogna ricorrere a materie prime che arrivano da paesi dove costano meno».
Tipo. «Ad esempio la Polonia: manodopera a buon mercato e controlli sul benessere delle galline non così severi».
Mangiamo tutti globale. «Materie prime che arrivano dall’Europa e non solo. Per que sto le regole dovrebbero essere di trasparenza e comunicazione più stringenti».
Quali sono i rischi del Fipronil per la salute? «Non è che se mangiamo un cucchiaio di maionese preparata con uova contaminate ci ammaliamo. Il problema è l’esposizione prolungata. Per questo si deve far partire subito l’allerta».
Le conseguenze? «Sul sistema nervoso centrale. Difficoltà cognitive, letargie, tremori, sintomi nervosi, non sembra ci siano effetti cancerogeni. Perché il farmaco è mirato alle fibre nervose dei parassiti. E pericoloso soprattutto per i bimbi, che devono ancora sviluppare l’encefalo. Tutto questo lo sappiamo dalla sperimentazione sugli animali».
Rita Bartolomei – Quotidiano nazionale – 12 agosto 2017