«Casini? Non mi sorprende più nulla, io non faccio politica per mestiere, ho condiviso un progetto e credevo che anche gli altri ne fossero partecipi. Invece a prevalere sono stati i calcoli di convenienza. Ammetto i miei limiti, presto tornerò ad occuparmi esclusivamente di ciò che conosco meglio, cioè la ricerca».
Ilaria Capua, virologa di fama internazionale all’Istituto Zooprofilattico di Padova, è entrata alla Camera sotto la bandiera di Mario Monti. Obiettivi: portare in politica competenza e rigore, marcando una terza via tra destra e sinistrea nel segno della modernità. Delusa? «Sono molto amareggiata, questo sì, ma non pentita. Tornassi indietro rifarei queste scelte perché molte idee dell’Agenda Monti, quelle che mi hanno convinta a candidarmi, mantengono intatta la loro attualità. E questa esperienza parlamentare, pur breve, mi ha consentito di conoscere persone straordinarie, in tutti gli schieramenti. Ho imparato molto, ho compreso tanti aspetti del nostro Paese, non tutti positivi, certo». Però il progetto di Scelta Civica è fallito e il nuovo centro è naufragato tra polemiche e rancori. «Può essere, ma anche se l’esperimento non ha funzionato l’impegno civico delle persone, la loro disponibilità a lavorare per il bene comune, non devono venir meno. Sarà ingenua ma credo che nei momenti di crisi le energie più vitali del Paese debbano concorrere a trovare la via d’uscita». E quale è stato il suo contributo alla causa? «Non sta a me giudicarlo, posso dire che mi sono impegnata moltissimo sul fronte della ricerca e qualcosa sono riuscita a strappare. Penso all’esenzione dall’Imu per gli enti che svolgono attività scientifica, che ha consentito loro di risparmiare decine di milioni. E alla proposta di legge per creare anche in Italia la figura del ricercatore indipendente. Ci tengo moltissimo, quando il progetto sarà in porto, beh, allora la politica mi perderà». Conta di rinunciare al mandato prima della fine della legislatura? «Non ho ancora preso una decisione definitiva, ci sto pensando seriamente. Molti politici di professione hanno il problema di riciclarsi, io sto già lavorando per tornare alla vita scientifica e qualunque cosa accada, alle prossime elezioni non mi ricandiderò».
Filippo Tosatto – Il Mattino di Padova – 3 febbraio 2014