«Ai fini della verifica del rispetto del Patto di stabilità interno, non sono considerate le spese sostenute dal Comune di Barletta per la realizzazione degli interventi conseguenti al crollo del fabbricato di Via Roma».
Sembra surreale è proprio così. Al comma 25 septies dell’emendamento del relatore leghista Massimo Garavaglia alla legge di Stabilità, c’è anche una norma ad personam: il sindaco di Barletta, che ottiene per il suo Municipio la deroga alle spese per un milione, non è altro che il presidente della Commissione Bilancio del Senato Antonio Azzollini. Lo stesso pochi minuti prima aveva incontrato, nel suo studio, gli emissari
Deroga di spesa per il crollo di via Roma. Un milione non conteggiato ai fini del Patto di Stabilità il commissariamento di fatto del Paese, la casta non si spaventa, emette il suo ultimo rantolo, ma prima ancora dà la sua ultima unghiata. Nell’emendamento del relatore, inserito all’ultimo momento e votato, c’è l’ultimo tentativo di assalto alla diligenza che prescinde, assai probabilmente, dalle povere vittime di Barletta. Nonostante il clima di emergenza in cui è stata varata e approvata la “Finanziaria”, si è riusciti a trovare il posto per microprebende ed interventi settoriali. In prima linea la “legge mancia”, il famigerato provvedimento con cui deputati e senatori si assegnavano risorse e poi, nel chiuso delle commissioni parlamentari, le ripartivano sul territorio. Al comma 1 dell’emendamento del relatore, si stanziano 100 milioni per il 2012 e 50 milioni per il 2013. L’ultimo “brindisi” prevederà stanziamenti a «enti finalizzati a interventi per lo sviluppo». Anche Milano potrà fare dei mutui, da qui al 2015 e per l’Expo, che non saranno conteggiati nel Patto di Stabilità
EDITORIA Il Fondo, che premia anche i giornali di partito e le cooperative, è finanziato con 19 milioni di euro dello sviluppo territoriale», come prevede la legge, che andranno a cani randagi, polisportive, oratori, cooperative ed altro. Forse non era il momento. «Ma questi soldi non potevano andare all’alluvione di Genova?», ha protestato Roberta Pinotti (Pd). «La legge di Stabilità rischia di diventare un carrozzone, anzi una diligenza da assaltare», ha detto Franco Barbato dell’Idv. Il resto dell’emendamento contiene altri interventi a pioggia. Beneficia, all’ultimo momento di una deroga anche il Comune di Milano: i mutui che il capoluogo lombardo contrarrà perle opere dell’Expo 2015 non saranno computati ai fini del Patto di Stabilità interno. Altre misure, sebbene destinate a finalità sociali e di assistenza, arrivano se non altro con una tempistica sbagliata. La serie di enti onlus per invalidi, ciechi e sordi riescono ad ottenere in zona Cesarini un finanziamento di 2,5 milioni per quest’anno e 3,6 per il prossimo. La lista è composta dall’Irifor (formazione per i ciechi), l’Anmil (l’Associazione nazionale degli invalidi), lo Ierfop (Istituto per l’orientamento professionale). Denari arrivano anche al Policlinico Gemelli e al Bambin Gesù ed altri ospedali gestiti dalle università: in tutto 70 milioni. Come rientrano anche fondi per l’editoria: 19 milioni per il programma di sostegno e 3 milioni perii servizio svolto da Radio Radicale. Tutto all’ultimo momento e senza una dovuta programmazione.
Repubblica – 11 novembre 2011