Tutto nasce da una recente campagna del Daily Mirror, che chiede di ampliare la lista dei cani pericolosi, nota come Dangerous Dogs Act. In risposta a questa iniziativa, la British Veterinary Association e varie organizzazioni animaliste hanno pubblicato una lettera aperta in cui spiegano perché, pur ammettendo che le modifiche alla legge siano necessarie, non ritengono corretta la modalità proposta dal quotidiano. Per la BVA, tale richiesta deve essere supportata da prove scientifiche e solide. L’evidenza, infatti, mostra che qualsiasi cane di qualsiasi taglia o razza ha la capacità di reagire o comportarsi in modo aggressivo, in particolare se non è stato adeguatamente socializzato e addestrato. Allungare la ‘lista di proscrizione’, interviene sul ‘sintomo’ a non cura la ‘malattia’. La vera domanda da porsi sarebbe: perché alcuni cani mordono? E spesso la risposta è che i loro detentori non sono all’altezza. Per questo non sulle liste si dovrebbe agire, ma su alcuni punti ben precisi che incidano a monte del problema: lavorando sul benessere degli animali, sulla formazione dei proprietari e sulla prevenzione di atteggiamenti violenti.
Lettera aperta al Daily Mirror
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