Cani sempre più «indisciplinati» e irrequieti, se non addirittura aggressivi a Legnago. O, meglio, padroni che non sanno gestire come si deve i loro «amici a quattro zampe».
A Legnago, nell’ultimo anno, sono aumentati del 40 per cento i casi dei vari Fufi, Fido e Bobi che si azzuffano tra di loro, spesso provocando ferite agli altri animali della stessa specie o ai loro padroni che cercano di intervenire. Il rapporto sui controlli effettuati dagli agenti del distretto di polizia locale «Basso Adige», infatti, rivela come nel 2023 siano saliti da 22 a 31 i procedimenti che gli uomini del comandante Luigi De Ciuceis hanno seguito al riguardo.
Situazione critica
Nella statistica sono stati inseriti tutti gli inconvenienti riguardanti gli animali domestici, per la quasi totalità cani: sia quelli scaturiti dalle attività di polizia veterinaria che le denunce per morsicatura. Analoghe problematiche sono state rilevate pure nei vicini Comuni di Castagnaro e Terrazzo, dove la crescita dei casi è stata addirittura del 100 per cento, visto che entrambi i centri hanno registrato due casi ciascuno di morsicature ed altre problematiche, mentre nel 2022 non erano stati registrati incidenti simili.
Nel caso in cui le autorità dell’Ulss 9 riconoscano danni provocati dai morsi di un cane, scatta una profilassi che prevede una serie di prescrizioni, dall’iniezione di antirabbica a cui si devono sottoporre le persone aggredite, ai controlli a distanza di un anno a domicilio del proprietario, effettuati dai vigili urbani, per verificare il rispetto delle prescrizioni delle autorità sanitarie nei confronti del cane «morsicatore». Se vengono colti poi «in flagranza» durante le zuffe tra animali, i proprietari possono vedersi rifilare una multa che va da 25 a 500 euro, anche se, quasi sempre, la contravvenzione comminata è pari a 50 euro, ossia il doppio del minimo.
Boom di animali
L’incremento dei comportamenti «scorretti» da parte dei cani è dovuto pure alla loro diffusione esponenziale sul territorio. Secondo l’ultima statistica comunale, all’anagrafe canina cittadina sono censiti oltre 3.400 «migliori amici dell’uomo». «Purtroppo», rimarca Mariella Zamperlin, presidente della sezione di Legnago e della Bassa della Lega nazionale per la difesa del cane, «riceviamo sempre più segnalazioni riguardanti cani che sfuggono di mano o non vengono gestiti in modo corretto dai loro proprietari. Tutto questo è facilitato proprio dall’aumento di questi animali nelle famiglie».
«Ci vengono continuamente riferite dai cittadini situazioni che vedono i loro cagnolini attaccati da esemplari di taglia più grossa, lasciati gironzolare senza guinzaglio o con lunghezze spropositate, non in grado di consentire ai proprietari di governarli».
Ciclabile dell’Adige
«Il luogo dove avvengono molti scontri tra animali», precisa Zamperlin, «è la pista ciclabile sull’argine destro dell’Adige. I più pericolosi si sono dimostrati i pitbull. Un mese e mezzo fa ci è stato segnalato proprio un cane di quest’ultima razza che gironzolava da solo per Canove. Nelle risse tra cani, purtroppo, a subire i danni maggiori, a volte letali, sono quelli di taglia più piccola».
«L’incremento degli inconvenienti tra cani rilevato dagli agenti», commenta Luca Falamischia, assessore alla Sicurezza, «non evidenzia una criticità particolare ed è dovuto proprio all’incremento numerico dei cani presenti i città. Tuttavia è vero che ci sono dei padroni che non sanno educare i loro amici a quattro zampe. Per questo appoggiamo le attività di sensibilizzazione delle associazioni come la Lega del cane. Oltretutto stiamo attrezzando la città di una nuova area cani, a Casette, che sostituirà quella inadeguata realizzata dalla precedente amministrazione al parco comunale di viale dei Tigli».