Copertura sanitaria con entrate proprie, Veneto al quarto posto con il 48%. Canerr: «Monti pensa a una nuova tassa sulla sanità’ ma i venetisono stanchi di pagare per gli sprechi altrui»
“Monti pensa già a una nuova tassa sulla sanità perché ritiene che non sarà più possibile finanziarla. Ma la nostra Regione riesce a finanziare in maniera autonoma quasi il 50% delle prestazioni sanitarie, pertanto i veneti non possono continuare a pagare per gli sprechi di altri, servono i costi standard in sanità”. Così il capogruppo leghista in Consiglio regionale Federico Caner commenta la stangata di Monti sulla Sanità.
“In Veneto – spiega Caner -, le entrate proprie della Regione rappresentano il 48% delle risorse destinate alla sanità: mediamente, negli ultimi tre anni (2009-2011) il gettito dell’Irap, dell’addizionale regionale IRPEF, dei ticket e dei ricavi propri delle ASL ammonta infatti a 4.271 milioni di euro, a fronte di entrate complessive pari a 8.899 milioni di euro. La nostra Regione si piazza ben 9 punti sopra la media nazionale (39%) (si veda la tabella qui sotto) ed è al quarto posto, dietro solo a Lombardia (58,1%) e Lazio (52,4%) e praticamente alla pari con l’Emilia Romagna (48,6%). Oltretutto, le performance di Lombardia e Lazio sono in parte imputabili al consistente gettito IRAP legato all’elevata concentrazione di imprese a Milano e a Roma”.
“Sono dati che confermano la realtà duale della sanità italiana – conclude Caner -: accanto a Regioni che riescono a finanziare in maniera autonoma circa il 50% delle prestazioni sanitarie, ve ne sono altre che non arrivano al 20% (la Puglia con il 19,9%, il Molise con il 15%, la Basilicata con il 12,5% e la Calabria con il 9,9%). Perché dobbiamo continuare a pagare per chi non è virtuoso? Il Veneto non può più accettare l’imposizione di nuove tasse”.
3 dicembre 2012