Camusso: Cig toglie fondi per lavoro. Necessarie nuove risorse. Lavoro, parte il cantiere delle riforme: mercoledì parti sociali da Giovannini
Il segretario della Cgil, Susanna Camusso, è perplessa sul decreto, approvato dall’esecutivo, che rifinanzia la Cassa integrazione.
“Permane la scelta di prendere i fondi dal lavoro e si sottraggono da altre fonti in questo momento essenziali”, spiega la Camusso per la quale questa è “la filosofia che abbiamo contestato: l’idea che il lavoro continua a suddividere sempre le stesse risorse, mentre avrebbe bisogno di investimenti”.
Lavoro, parte il cantiere delle riforme: mercoledì parti sociali da Giovannini
Al tavolo, che si terrà alle 16 alla sede di via Veneto, parteciperanno, oltre ai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, anche i presidenti delle sigle che rappresentano le imprese, Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese Italia, Confcommercio e Confcooperative
Roma, 18 mag. (Adnkronos) – Parte il cantiere delle riforme, per lavoro e pensioni. Affrontata l’emergenza cassa integrazione in deroga, con il decreto approvato venerdì dal Cdm che stanzia risorse per un miliardo, il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, secondo quanto risulta all’Adnkronos, ha convocato per mercoledì 22 maggio le parti sociali per un “monitoraggio del mercato del lavoro e delle politiche sull’occupazione”.
Al tavolo, che si terrà alle 16 alla sede di via Veneto, parteciperanno, oltre ai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, anche i presidenti delle sigle che rappresentano le imprese, Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese Italia, Confcommercio e Confcooperative. L’obiettivo e’ quello di iniziare un percorso che possa portare a concordare le modifiche necessarie rispetto alle due riforme approvate dal governo Monti, quella delle pensioni e quella del lavoro, che hanno lasciato in eredita’ alcuni problemi da risolvere, a partire dal nodo esodati, e prodotto tendenze da ‘correggere’, come nel caso della flessibilita’ in entrata.
L’incontro fissato da Giovannini arriva in una fase in cui le aspettative delle parti sociali sono elevate, sia sul fronte dell’emergenza sia su quello, strettamente connesso, del sostegno alla crescita e all’occupazione. Non solo. Sindacati e imprese vogliono assicurazioni anche sul pieno reintegro delle risorse destinate alla produttivita’ e alla formazione, temporaneamente dirottare per il rifinanziamento della cig.
In una lettera al Corriere della Sera, il leader della Cgil Susanna Camusso ha lamentato, appena giovedi’, la mancanza di dialogo che, nella sua analisi, ha finora accompagnato l’azione del Governo. “Le chiediamo, signor ministro, se non fosse stato piu’ proficuo convocare le parti sociali e insieme a loro discutere della quantita’ di risorse necessarie, di dove attingerle e su quali titoli delle ‘emergenze’ allocarle”, scriveva il leader del sindacato di Corso d’Italia.
E la convocazione per mercoledì, nelle intenzioni di Giovannini, vuole essere il primo passo di una ‘fase due’. Tamponata la priorità assoluta di assicurare per qualche mese la cassa integrazione ai lavoratori che ne hanno necessità, l’obiettivo è quello di procedere a una revisione organica del sistema degli ammortizzatori sociali.
Così come, sul tavolo del ministro, ci sono i piani per favorire l’occupazione giovanile, per incentivare un maggiore turnover rivedendo alcune rigidita’ della riforma delle pensioni Fornero, per continuare ad affrontare la questione esodati, solo parzialmente risolta dai decreti con cui lo stesso Governo Monti a iniziato a ‘salvaguardare’ la posizione di chi la riforma rischia di lasciare senza stipendio e senza pensione. Tutti temi che, con ogni probabilità, saranno affrontati in una prima ricognizione già mercoledì, per focalizzare le priorita’ e iniziare un percorso che si annuncia comunque in salita, visti i vincoli di bilancio che rendono limitate le risorse disponibili.
18 maggio 2013