Il testo all’articolo 15 contiene una tabella che sancisce una riduzione di 5 mln per il Ministero del Lavoro, di cui 2 mln sulla missione “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia”, e 4 mln sul Ministero della Salute. Per il relatore del testo in commissione Affari Sociali, Ezio Primo Casati (Pd), si potrebbe trattare di fondi non utilizzati. In un momento di ristrettezze, come si giustificherebbe il mancato impiego di 6 mln l’anno destinati a Salute e Welfare?
È iniziato in commissione Bilancio alla Camera l’esame del decreto fiscale, il provvedimento noto per la ‘rottamazione’ di Equitalia. Il testo però al suo interno contiene una tabella all’articolo 15, nella quale vengono sanciti tagli complessivi per 9 milioni di euro a carico del Ministero della Salute e del Lavoro sulla dotazione del 2016.
Nella fattispecie, si tratta di una riduzione di 5 milioni per il Ministero del Lavoro, di cui 2 milioni sulla missione “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia”, e 4 milioni sul Ministero della Salute.
A chiedere conto di questa riduzione in commissione Affari Sociali è stata Anna Margherita Miotto (Pd), che contattata da Quotidiano Sanità ha spiegato: “Questi fondi sono stati sottratti da programmi generici, é necessario fugare ogni preoccupazione circa le eventuali ripercussioni che tali misure potrebbero comportare anche per i prossimi anni”.
“Non è affatto chiaro – prosegue Miotto – su cosa possa incidere questa misura. Non vengono esplicitati i capitoli di spesa. Credo sia stata fatta una ricognizione dei fondi non impiegati a copertura del decreto fiscale”.
Sul punto, il relatore del provvedimento alla XII commissione, Ezio Primo Casati (Pd), ha infatti spiegato che “tali riduzioni appaiono essere sostanzialmente riconducibili a minori spese o a fondi non impegnati entro la fine del 2016 da parte del Ministero competente”.
Verrebbe a questo punto da chiedersi, in un contesto di ristrettezze di risorse e ‘battaglie’ politiche per avere un aumento dei fondi per la sanità ed il welfare, come sia giustificabile l’eventuale mancato utilizzo di 6 milioni di euro l’anno destinati direttamente alla Salute ed alle misure per le Politiche sociali e della famiglia.
Giovanni Rodriquez – Quotidiano sanità – 3 novembre 2016