Il nuovo direttore generale dell’Ulss di Padova, che prenderà il posto di Claudio Dario, destinato a Trento, sarà nominato la prossima settimana. Lo ha reso noto il presidente del Veneto, Luca Zaia: «Gli ho chiesto questa cortesia, di restare una settimana in più, proprio per una chiusura della partita fatta bene». Quanto al nome del successore, Zaia ha liquidato con una battuta: «C’è da sempre, ma vedo che i giornali continuano a sbagliare».
Dario prolunga di una settimana. Donato in testa per la nomina
La settimana scorsa ha rassegnato le dimissioni, ieri doveva lasciare definitivamente la poltrona dirigenziale dell’ente di via Scrovegni per trasferirsi a Trento. Non è andata così: il cardiologo cinquantanovenne Claudio Dario rimarrà a Padova un’altra settimana, assecondando esplicita richiesta del governatore veneto Luca Zaia. Anche perché la nomina del suo successore, anche questa attesa per ieri, avverrà solo tra sette giorni. «Il dottor Dario conferma Zaia – resterà qui un’altra settimana per consentire un passaggio di consegne fluido e per chiudere alcune partite in comune accordo. Gli ho chiesto questa cortesia proprio per una chiusura della partita fatta bene». Un incarico molto impegnativo quello di direttore generale dell’Ulss 16 e contemporaneamente commissario delle due Ulss Alta e Bassa Padovana. Tre «big» finora hanno declinato l’invito. A cominciare da Giuseppe Dal Ben, attuale direttore dell’Ulss veneziana, dato per vincente e invece svincolatesi, quindi Gianluigi Scannapieco, già direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera di Padova e ora numero uno all’ospedale pediatrico Burlo Garofolo di Trieste, e Adriano Marcolongo manager in Friuli Venezia Giulia. I rumors danno a questo punto come maggior accreditato Daniele Donato, attuale direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera e grande atleta abituato al gioco di squadra (ex capitano della nazionale di pallavolo) che l’Ulss 16 la conosce come le sue tasche essendo stato direttore sanitario per quasi un decennio. Deve governare un territorio di 2.125 chilometri quadrati, in tutto 103 comuni per un totale di 935.700 abitanti, un polo con 7.500 dipendenti, 80 apicalità sanitarie, 1.747 posti letto ospedalieri, 626 medici di famiglia. Una «macchina» con un costo di produzione di 1 miliardo e 702milioni di euro. Nell’Ulss 16 in un giorno medio, tra strutture pubbliche e private convenzionate, vengono ricoverate 838 persone, 97 sono dimesse, 369 si rivolgono al pronto soccorso, 2.232 si fanno visitare ambulatorialmente, 1.773 accedono a prelievi ematici, 2.349 si sottopongono ad esami radiologici.
Gazzettino – 8 giugno 2016