Lo ha annunciato il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, spiegando che le presunte infiltrazioni mafiose emerse nella Azienda sanitaria provinciale sarebbero da collegarsi alla precedente Giunta Loiero. La decisione verrà ufficializzata in Consiglio dei Ministri nei prossimi giorni.
L’Asp di Vibo Valentia verrà sciolta per presunte infiltrazioni mafiose. La notizia, fatta trapelare dal governatore nonché commissario ad acta per la Salute, Giuseppe Scopelliti, a margine di un incontro per l’emersione del lavoro irregolare, è stata confermata dalla Regione con un comunicato stampa. “Purtroppo era una scelta annunciata che farà il Consiglio dei Ministri, probabilmente, nei prossimi giorni”, afferma il presidente Scopelliti nella nota.”La scelta – si legge ancora – è riferita al periodo della giunta Loiero e tutto ciò dimostra la capacità di penetrazione della ‘ndrangheta anche nel comparto della sanità. Questo tipo di scelta, che dovrebbe far riflettere tutti, nasce da relazioni ed indagini fatte sul territorio”.
Il presidente invita i cittadini a un atto di responsabilità politica e di riflessione: “Mentre noi conduciamo una battaglia di legalità, ci stupisce che una parte del centrosinistra pensa di condurre una battaglia politica fomentando i cittadini. Un esempio chiaro è quello relativo alla soppressione dei punti nascita che – chiarisce il presidente – non è una nostra volontà, non abbiamo capacità discrezionale, ma una scelta del governo nazionale il cui obiettivo è la riduzione dei rischi. Sino a ieri sono venuti a trovarci i sindaci interessati ai quali abbiamo fornito risposte concrete. Anche sul problema del precariato nel mondo della sanità stiamo lavorando intensamente. Mi chiedo del perché i lavoratori non siano stati regolarizzati in cinque anni da quegli esponenti della giunta precedente di centrosinistra, da coloro i quali oggi rivendicano i diritti e scendono in piazza a favore degli stessi precari che loro, per primi, avrebbero dovuto aver già stabilizzato”.
“Ho sempre sostenuto – continua Scopelliti – che quando ci sono oltre tre miliardi di euro di risorse che vengono impegnate, c’è sicuramente la ‘ndrangheta e quindi è anomalo e grave che ci siano alcune forze del centrosinistra che facciano una battaglia rispetto ad un iter di legalità che abbiamo messo in campo. Per quanto riguarda i 4 ospedali di montagna, quando leggiamo di contestazioni ad Acri, San Giovanni in Fiore, Serra san Bruno e Soveria Mannelli, ricordo che con la giunta Loiero, erano 24 i nosocomi da riconvertire ed il nostro piano prevede la riconversione di 18. A questo punto mi sorge un dubbio: quali sono gli altri ospedali mancanti? Tra questi erano ricompresi quelli di montagna e noi con un’azione forte abbiamo cercato di recuperarli ed invece di ricevere attestazioni e ringraziamenti – conclude il presidente – per quest’opera che stiamo conducendo e per la quale attendiamo ancora la ratifica ufficiale, osserviamo che una parte del centrosinistra istiga la popolazione locale”.
Quotidianosanita.it
13 dicembre 2010