A Olmi di San Biagio di Callalta (Treviso) il padrone trova il bastardino sanguinante: davanti a lui il castoride che gli mostrava i denti
lle due e mezza, nel cuore della notte, ha sentito il suo cagnolino lamentarsi e abbaiare impaurito. È sceso dal letto, è uscito in giardino ed è rimasto impietrito di fronte a una scena alquanto singolare: l’animale, un bastardino di quattro anni tutto sanguinante e con un orecchio lacero, fronteggiato da una nutria di media grandezza sulla difensiva. Il castoride, un esemplare di cinque chili, era appoggiato a un muro e mostrava i denti al cane che, evidentemente, aveva tentato un primo attacco andato a finire però malissimo.
È accaduto mercoledì notte a Olmi di San Biagio di Callalta (Treviso), in una bella casa di via Manin circondata da un grande giardino. Il proprietario, un anziano di 75 anni, si è preso un bello spavento. Quando ha sentito il cane abbaiare, un cagnolino di piccole dimensioni e dal carattere deciso, ha subito pensato ai ladri. Ma l’abbaio si è presto trasformato in un lamento. E la bestiola aveva tutte le ragioni per essere agitata: mentre se ne stava tranquilla nella cuccia si è vista davanti una nutria in esplorazione e, seguendo l’istinto, non ci ha pensato due volte a farsi avanti per difendere il suo territorio. Ma ha avuto la peggio. Il padrone di casa, per risolvere la situazione, ha chiamato un amico cacciatore, iscritto all’ambito di Caccia numero 8, abilitato dalla Provincia alla lotta alle nutrie. In pochi minuti è arrivato con una gabbia e, dopo alcuni tentativi, è riuscito a bloccare la nutria e intrappolarla.
«La cosa sorprendente – spiega Sandro Cenedese, presidente dell’ambito di caccia – è che la nutria è arrivata fino in centro, a due passi dalla chiesa. Il corso d’acqua più vicino, suo habitat naturale, si trova ad almeno un chilometro di distanza. Quindi ha camminato parecchio. Per entrare nel giardino in questione, completamente recintato, è passata sotto il cancello. Poi, evidentemente, è stata attaccata dal cane e si è difesa. E comunque un altro segnale che il fenomeno nutrie sta dilagando sempre di più».
Gazzettino – 4 giugno 2012