Nasce a Vicenza la prima class-action formata da cinquanta agricoltori che chiedono il pagamento per l’utilizzo delle loro proprieta’ private da parte dei cacciatori.
A radunarli il Coordinamento protezionista vicentino che, tramite uno studio legale di Milano, sta procedendo con l’iniziativa, destinata a far discutere ma che secondo i promotori e’ legittima. ”Il riferimento e’ la legge quadro nazionale del 1992 sulla protezione della fauna selvatica omeoterma e prelievo venatorio – viene spiegato in una nota del Cpv – ma in provincia di Vicenza nessun proprietario terriero ha mai visto un soldo del contributo previsto della normativa”.
Secondo il coordinamento protezionista ”entro questa settimana i legali consegneranno tutta la documentazione per questi primi cinquanta proprietari terrieri e gli enti proposti, province e regione, dovranno trovare presto una soluzione per pagare quanto dovuto alle persone che sono costrette a fare entrare i cacciatori nella loro legittima proprieta’, senza per altro avere nessun contributo”. ”Se non viene corrisposto il pagamento per una servitu’ – spiega il portavoce Renzo Rizzi – questa e’ destinata a decadare, anche alla luce del fatto che in nessun altro Paese d’Europa ai cacciatori viene permesso di violare la proprieta’ privata”. ”Per cui ritengo corretto – conclude Rizzi – quanto dichiarato dagli agricoltori, ossia che allontaneranno i cacciatori che entrano nelle proprieta’ private senza averne diritto”.
Ansa – 3 ottobre 2012