“La Regione Veneto non doveva fare il Piano faunistico venatorio: il compito spettava direttamente alle Province che hanno i dati e le competenze necessarie”. I consiglieri regionali del Pd Lucio Tiozzo e Sergio Reolon considerano “sbagliata” la stesura di un Piano regionale dell’attività venatoria, costato 183 mila euro e non ancora completato, tanto che il Consiglio regionale sarà obbligato a votare la quarta proroga del piano vigente.
“I soldi utilizzati fino ad ora sono stati spesi male invece di essere dedicati alle attività venatorie – sostengono Tiozzo e Reolon – Questi fondi derivano dal pagamento delle licenze, appartengono ai cacciatori e vanno consegnati direttamente alle Province che possono gestire autonomamente la pianificazione”. “Ora la Regione Veneto cerca di scaricare sui cacciatori il risarcimento dei danni arrecati dalla fauna selvatica – concludono Tiozzo e Reolon – Mossa non corretta perché la fauna non è proprietà dei cacciatori e la tutela delle produzioni agricole è e rimane una competenza a livello regionale. Non dei cacciatori”.
17 gennaio 2014