Partecipazione importante in Veneto, anche superiore alle aspettative, allo sciopero nazionale della dirigenza medica e sanitaria, pur con qualche variazione nei diversi territori. Il segretario regionale Fvm-Sivemp Cicco: “Ringrazio i veterinari pubblici del Veneto per la risposta significativa e il deciso segnale in difesa della sanità pubblica e della prevenzione. Valuteremo eventuali comportamenti antisindacali nelle Ulss”
In particolare per i veterinari pubblici si registrano adesioni massicce allo sciopero nelle Ulss 7 Pedemontana (96%), Ulss 2 Marca Trevigiana (tra il 70 e l’80%), Ulss 8 Berica (75%). Oltre il 6o% l’adesione dei veterinari dell’Ulss 3 Serenissima con punte del 100% nel distretto di Chioggia. Nel distretto di Padova dell’Ulss 6 Euganea partecipazione al 78%. Meno numerosa quella del resto della provincia, di Verona, Rovigo e San Donà. Nel distretto di Belluno della Ulss 1 Dolomiti ha aderito allo sciopero il 55% dei veterinari. Tra gli iscritti Fvm, veterinari più medici, ha aderito il 75%.
In diverse realtà sono state bloccate le attività di macellazione, in altre tali attività hanno subito riduzioni. Disagi anche nei mercati ittici.
“Si tratta di un risultato molto buono – commenta il segretario regionale Fvm-Sivemp Franco Cicco – tenuto conto che lo sciopero è caduto nel periodo prenatalizio, in cui i volumi della produzione agroalimentare aumentano, e con essi i relativi controlli veterinari, e del fatto che molti colleghi sono in ferie obbligate da godere entro fine anno”.
“Ringrazio i veterinari pubblici del Veneto per la risposta significativa e il deciso segnale che hanno voluto dare al governo e alla Regione, in difesa della sanità pubblica e della prevenzione” continua Cicco.
“In ogni caso come Sivemp-Fvm – conclude – ci riserviamo di valutare le modalità di contingentamento messe in atto soprattutto in alcune Ulss ed eventuali comportamenti antisindacali”
12 dicembre 2017