Il ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, l’altro giorno a L’Aquila per presentare un innovativo progetto da realizzarsi nel capoluogo, è rimasto insoddisfatto del pranzo offertogli.
Increduli, gli organizzatori del catering preparato in occasione del Forum per l’innovazione, hanno dovuto fronteggiare l’ira del ministro affamato e deluso, che non ha risparmiato dure critiche al cibo servitogli (gratis!), riservando ai partecipanti un vero e proprio attacco.
A rivelarlo è Antonella Calcagni dalle colonne de Il Messaggero.
Pare che Brunetta abbia sentenziato contro il “salame rancido e l’ananas ingiallito”. A questo si sono aggiunti commenti negativi su molti altri piatti tipici.
Il ministro, una volta tornato a Roma, ha affidato ad una e-mail la sua formale protesta contro il banchetto che gli era stato proposto. Il portavoce di Brunetta, Vittorio Pezzuto, ha inviato un laconico messaggio agli organizzatori del Forum: “Pane raffermo, speck mediocre avvolto nelle fette di ananas (roba che neanche gli inglesi…), tiramisù giallognolo e improbabile, salame rancido. Il tutto servito da un cameriere per caso. Posso garantirvi che il catering che avete offerto oggi verrà ricordato a lungo dal ministro Brunetta. Complimenti vivissimi”.
Non si è fatta attendere molto la e-mail di replica dell’organizzatore del catering, un noto ristoratore aquilano. Nel sottolineare che il pranzo è stato da lui offerto gratuitamente alla Regione a seguito di una specifica richiesta dell’Ente, ha spiegato che si è trovato a far fronte a un numero superiore di partecipanti (ne erano previsti 150, se ne sono presentati il doppio), mentre il ministro ha tardato circa mezz’ora. “Ritengo inammissibile il comportamento del portavoce del ministro – scrive il ristoratore – Mi sembra di ricordare che le basilari regole della buona educazione consigliassero comunque di ringraziare chi ci offre un dono, qualsiasi esso sia”.
Desta in ogni caso sconcerto il fatto che un ministro che benefici di un pranzo gratis, offerto per di più da un ristoratore terremotato, affidi addirittura ad una missiva scritta il proprio disappunto sulla qualità del cibo mangiato. Singolare anche il fatto che la lettera del ministro “sgobbone” sia stata inviata anche al prefetto, persona, fra l’altro, entusiasta della qualità del catering in questione.
25 novembre 2010