“Alla luce del lavoro che le burocrazie della presidenza del Consiglio stanno svolgendo nell’ombra, – ha concluso- chiediamo quindi, al presidente Letta di bloccare qualsiasi provvedimento che il governo non abbia preventivamente discusso in cabina di regia con la maggioranza che lo sostiene. Ascoltare soltanto i sindacati, in particolar modo la Cgil, non basta”.
Lo ha affermato il presidente dei deputati del Pdl Renato Brunetta, esprimendo “grande preoccupazione” per “le norme in elaborazione in questi giorni da parte del ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, Gianpiero D’Alia, che prevedono, tra l’altro, la possibilità per le Pa di effettuare concorsi con riserva di posti per chi, alla data di pubblicazione del bando, abbia maturato, negli ultimi 5 anni, almeno 3 anni di servizio con contratti a termine”.
“Dopo la proroga al 31 dicembre 2013, contenuta nel Decreto Legge n. 54/2013, convertito con modificazioni dalla Legge n. 85/2013, del termine di scadenza dei contratti a termine nelle Pa – ha sottolineato Brunetta- non si capisce la necessità, né la fretta, di prevedere ulteriori provvedimenti urgenti riferiti ai lavoratori della Pubblica Amministrazione che non sono stati selezionati attraverso la procedura prevista dalla Costituzione: il concorso pubblico.Grande preoccupazione, quindi, nel merito, ma anche nel metodo. Nel merito perché i costi che tali norme produrrebbero sono in totale contraddizione con la politica di razionalizzazione della spesa pubblica che il governo sta portando avanti. Nel metodo perché sull’argomento non c’è stato alcun passaggio dalla cabina di regia governo-maggioranza che, per volere del presidente del Consiglio, Enrico Letta, precede tutte le decisioni inerenti l’azione dell’esecutivo”.
Pa: Capezzone, iniziativa D’Alia su precari contraddice impegni su spesa
“Oltre che aggirare la Costituzione, che prevede la selezione per concorso pubblico del personale della Pubblica amministrazione, e non corsie preferenziali dove magari prevalgono logiche politiche e sindacali, l’iniziativa del ministro D’Alia appare inopportuna perche’ in contraddizione con le politiche di revisione della spesa che il Governo dovrebbe perseguire e si e’ impegnato a perseguire”. Cosi’ il presidente della commissione Finanze, Daniele Capezzone, sulle norme sul lavoro pubblico preannunciate dal ministro per la Pa e la semplificazione, Gianpiero D’Alia.
D’Alia a Brunetta, legga norme lavoro pubblico, in linea con le sue
Nessuna stabilizzazione, ma procedure concorsuali per inserimento precari nei limiti delle risorse disponibili
“Invece di cedere alle preoccupazioni, l’onorevole Brunetta dovrebbe leggere attentamente le nostre norme sul lavoro pubblico, i cui contenuti, ancora oggetto di un confronto tecnico all’interno del governo, sono stati anticipati per tempo a lui come agli altri componenti della cabina di regia. Quando lo farà scoprirà che, nello specifico dei precari, sono interventi perfettamente in linea con quelli da lui compiuti quando era ministro della Funzione Pubblica. Non ci sono stabilizzazioni, ma procedure concorsuali per l’inserimento dei precari nella Pubblica Amministrazione nei limiti delle risorse disponibili”.
Cosi il ministro per la Pa e la Semplificazione Gianpiero D’Alia replica alle parole del capogruppo del Pdl a Montecitorio.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) 2 agosto 2013