Accantonato il progetto delle carrozze elettriche: avrebbero dovuto mandare in pensione i quadrupedi. Il Campidoglio getta alle ortiche i prototipi finanziati con denaro pubblico
ROMA – Cavalli sotto sforzo per il brusco calo di temperature, ma paradossalmente la fine del caldo farà star meglio i quadrupedi della Capitale, proprio mentre tramonta il progetto delle botticelle elettriche commissionate dal Comune di Roma al centro universitario della Sapienza dedicato alla ricerca per la mobilità sostenibile ( Pomos). Nella sede di Cisterna di Latina, giacciono in un capannone i prototipi: definitivamente accantonati. Eppure pagati a caro prezzo. L’addio al progetto lo ha confermato il sindaco di Roma Gianni Alemanno che, in una intervista radiofonica, ha chiarito come l’idea fosse stata «scartata dai vetturini», ed ha annunciato invece che il prossimo intervento sulle carrozze sarà l’inserimento di un piccolo motore elettrico «che aiuta la botticella ad andare avanti e non sforza il cavallo». Una scelta fortemente contestata dagli animalisti.
SOLDI PUBBLICI BUTTATI – L’addio al progetto elettrico viene vistop come un tradimento delle promesse fatte dal sindaco, ma soprattutto come l’ennesimo spreco di denaro pubblico: soldi buttati. Quasi 300 mila euro spesi per lasciare nei capannoni del centro di ricerca la botticella del futuro, quella che, secondo alcuni, avrebbe cancellato la tradizione. Il progetto deve aver fatto non poca paura alla lobby dei vetturini: il risultato ottenuto, un ibrido tra carrozza ed automobile, un oggetto di design dal gusto retrò che non sfigurerebbe come nuovo mezzo di trasporto turistico, viene così tenuto lontano dalla Capitale. Forse per evitare che qualcuno se ne innamori…
TRAZIONE ELETTRICA ADDIO – «Non si capisce come mai il Comune di Roma, dopo aver affidato l’incarico, si sia completamente disinteressato», dice il responsabile del Pomos Fabio Massimo Frattale Mascioli. «La prima fase consisteva della realizzazione delle vetture: una è stata completata, la seconda è pronta per essere assemblata – dice il professore. Dopo la realizzazione della piccola flotta ci sarebbe stato il secondo passaggio: le infrastrutture di ricarica e gestione, ma non se n’è fatto più nulla», conferma il responsabile.
La botticella ecologica può portare fino a 5 persone, raggiungendo la velocità tipica di una carrozza a cavallo, 25 chilometri orari, con un’autonomia di 30 chilometri. Ma Alemanno ha detto chiaramente proponendo il nuovo progetto: «la tradizione deve andare avanti ma deve esserci rispetto e tutela per gli animali».
«BASTA CARROZZE» – Anche la consigliera del Pd capitolino Monica Cirinnà (già delegata alla tutela degli animali nella precedente giunta) si è mobilitata, rilanciando sulla battaglia alla carrozze: «Non si comprende come mai il Campidoglio abbia dimenticato nei capannoni di Cisterna di Latina le macchinette sostitutive delle botticelle». E annuncia: «Ho presentato in proposito una interrogazione urgente al sindaco per conoscere l’intenzione dell’amministrazione comunale circa l’uso e l’entrata in servizio dei nuovi veicoli. Infine torno a sollecitare nuovamente la discussione in aula della delibera di soppressione del servizio pubblico con traino animale».
CAVALLI E POLEMICHE – In una città in cui, da qualche tempo, un tour operator organizza gite per turisti con mezzi alternativi a bus e botticelle – vale a dire apette, vecchie Fiat cinquecento e Vespa Piaggio – il Comune difende a spada tratta le tanto amate carrozze, i suoi conduttori (ridotti ad una ventina) ed il loro corposo business: già perché un giro a cavallo può costare sino a 600 euro.
Niente ultima corsa per il Nestore di sordiana memoria (Alberto Sordi dedicò un film alla professione), ma un aiutino per fare meno fatica forse arriverà: ultima delle invenzioni per andare incontro alle esigenze degli animali senza mortificare tradizione ed affari connessi, spiega il Campidoglio.
LE REGOLE DA APPLICARE – Restano intanto da far rispettare con rigore le regole che il Comune – sotto la pressione di un’opinione pubblica sempre meno disposta a tollerare maltrattamenti agli equini – ha stabilito con apposite ordinanze: non troppi turisti a bordo, niente corse con temperature sopra i 35 gradi, ed in ultimo persino la proposta di risarcire i botticellari durante le ondate straordinarie di caldo. Se ne riparlerà, a questo punto la prossima estate. Ma il tema della tutela dei cavalli resta tra i più sentiti: come dimenticare la rissa tra animalisti e vetturini dell’agosto scorso, quando venne scoperta una botticella che portava sei turisti con un cavallo stremato? Tre, alla fine, furono gli arresti.
PEZZO DA MUSEO – Appare dunque difficile che il Campidoglio torni sui propri passi e rispolveri il progetto delle botticelle ecologiche. A questo punto, al centro di ricerca universitario non resta che provare a piazzare il prodotto di mobilità alternativa che potrebbe arricchire l’offerta turistica a Roma in qualche altra città. Ma al Pomos sono riluttanti: «Non siamo venditori d’auto», fanno sapere i ricercatori. L’eco-botticella sembra destinata a diventare un pezzo da museo, oltre che un piccolo monumento allo spreco di denaro pubblico e alla conservazione di vecchi interessi corporativi.
Il Corriere della Sera – 29 ottobre 2012