«Quali ragioni hanno indotto la Giunta del Veneto a sponsorizzare direttamente un’agenzia di comunicazione presso cliniche sanitarie private che operano in convenzione con il servizio sanitario regionale?». È la prima delle domande sollevate da Diego Bottacin, consigliere regionale di Verso Nord, autore di un’interrogazione depositata oggi a Palazzo Ferro-Fini. Bottacin, che siede nel gruppo misto, chiede all’esecutivo di fare chiarezza sull’incarico affidato alla società Vox Media Partner Srl & Consulting srl di Milano, incaricata di promuovere sul mercato russo le strutture sanitarie private accreditate del Veneto. L’iniziativa dell’esponente “nordista” prende spunto da due precedenti interrogazioni del gruppo consiliare di Italia dei Valori.
«Perché la scelta è caduta proprio su questa agenzia di comunicazione?», chiede Bottacin «in base a quali procedure è stata scelta e con quali vantaggi reali per i cittadini veneti?». L’iniziativa dell’esponente “nordista” prende spunto da due precedenti interrogazioni del gruppo consiliare di Italia dei Valori – rimaste senza esito – e dalla recente inchiesta del settimanale televisivo Report dedicata alla sanità lombarda e dal titolo emblematico: «Do ut des».
«La società Vox Media Partner & Consulting» riassume Bottacin «risulta affidataria di incarichi fiduciari da parte della Regione Veneto per un importo complessivo di 119 mila euro, sommando i diversi affidamenti deliberati tra il 2011 e il 2012. Inoltre, lunedì 8 ottobre 2012 la Giunta del Veneto ha convocato un incontro in una sede ufficiale istituzionale,Palazzo Molin, cui ha partecipato anche Giampiero Beltotto, all’epoca portavoce del presidente Luca Zaia e responsabile dell’ufficio stampa della Giunta. All’incontro erano invitati i responsabili di sei strutture ospedaliere venete private-convenzionate: Don Calabria-Negrar di Verona, Casa di cura Giovanni XXIII di Monastier (Treviso), Ospedale San Camillo di Treviso, Irccs San Camillo del Lido di Venezia, Casa di Cura di Abano Terme e Ospedale riabilitativo Motta di Livenza (Treviso).
Tema del meeting? Visionare una nuova piattaforma della sanità veneta realizzata dalla società Vox Media Partner & Consulting e destinata a utenti-clienti di altre regioni d’Europa. A seguito di tale incontro, cinque delle sei strutture ospedaliere invitate hanno sottoscritto un contratto di servizio biennale con la Vox Media Partner & Consulting per la fornitura di servizi per un importo complessivo pari ad euro 225.000 più Iva». «Inevitabile chiedersi», conclude il consigliere regionale «quali siano stati i benefici per la popolazione veneta e per il sistema sanitario veneto di tale azione di promozione presso i mercati russi; e perché queste iniziative non siano assunte direttamente dalle strutture sanitarie pubbliche».
Il Mattino di Padova – 6 agosto 2013