Cinque gatti e tre cani uccisi nelle ultime settimane con bocconi avvelenati. I residenti sono esasperati e vivono nell’angoscia per le loro bestiole: «Saremo costretti a mettere le telecamere nei nostri giardini».
C’è un “killer” che si aggira a Maserada e agisce dando ai poveri animali dei bocconi all’apparenza buoni, ma ripieni di potentissimo veleno che porta alla morte dopo una tremenda agonia. «Mi hanno avvelenato cinque gatti e un cane. La stessa cosa è successa anche ad altre famiglie in zona», racconta Luana Meneghetti, cittadina amante degli animali che vive in via Gabriele D’Annunzio, dietro al municipio. Il bilancio della strage parla chiaro: c’è qualcuno che agisce volontariamente per uccidere gli animali. «Siamo stanchi di arrivare a casa e trovare i nostri animali domestici con convulsioni, bave e sangue. Sono scene impressionanti, che scioccano», continua Meneghetti. Per i poveri animali, inutile la corsa alle cliniche veterinarie. Quando il veleno entra in circolo, è difficilissimo poter salvare l’animale nonostante le terapie a cui viene sottoposto. Secondo i veterinari, si tratterebbe di veleno per lumache, tra i più potenti e mortali per gli animali. I proprietari delle bestiole uccise hanno già presentato le denunce contro ignoti ai carabinieri di Maserada. Ma ora resta il terrore per la sorte degli altri amici a quattrozampe che vivono nei giardini di via D’Annunzio. «Abbiamo bisogno di aiuto. Non posso rinchiudere gli animali in casa per la paura che qualcuno possa ancora buttarmi delle polpettine con il veleno per le lumache», chiarisce la maseradese. Di qui l’idea di installare la videosorveglianza. «Non sul suolo pubblico, né puntate verso un obiettivo particolare», precisa, «bensì messe nella nostra proprietà per tenere sott’occhio i nostri giardini perché non succeda più. Le bestie vere sono le persone che avvelenano i nostri animali». Già in aprile nella stessa zona si era registrata un’altra strage: ben dodici i gattini avvelenati in una notte. Nei giorni scorsi, altro avvelenamento choc: otto cani da caccia uccisi a Biancade. Le bestiole erano di proprietà di un cacciatore, Franco Scomparin: sono state avvelenate con le polpette ripiene di veleno per lumache. In questo caso, i sospetti del padrone si concentrerebbero soprattutto sul mondo della caccia.
La Tribuna di Treviso – 19 settembre 2012