Il cavalier king appena i tempo topicidi lasciati in giro senza le precauzioni necessarie per derattizzare scongiurando gravi pericoli per gli animali domestici
CADONEGHE Un cagnolino è stato avvelenato con del topicida: le cure tempestive del veterinario hanno consentito di salvargli la vita e di rimetterlo in sesto, ma i suoi proprietari hanno sporto denuncia contro ignoti. Altri casi in zona non se ne sono verificati, ma non si sa mai.
Difficile dire quando e dove la bestiola, un Cavalier king charles, abbia ingerito il boccone avvelenato. Si tratta di un topicida ad azione anticoagulante, ovvero un veleno che, una volta ingerito, provoca nel topo delle forti emorragie interne, causandone la morte.
Nel quartiere di Mejaniga, nelle vicinanze di via Colombo, dove vive la famiglia proprietaria del cane, esistono delle trappole fatte installare dal Comune, ma le scatolette di plastica con il boccone avvelenato sono strutturate in modo che un cane, anche di piccola taglia come il cagnolino in questione, non possa infilarci una zampa e addentare il boccone avvelenato.
Come spiega il veterinario Marino Marco Grazian, ci vogliono cinque giorni perchè il veleno ingerito manifesti i suoi terribili effetti, per cui il cane potrebbe aver mangiato il boccone passeggiando per strada oppure un topo, dopo averlo ingerito in una trappola, potrebbe averlo rigettato nel giardino della villetta dobe vive il cagnolino, che a sua volta lo avrebbe ingurgitato, subendo le medesime reazioni. L’animale, infatti, presentava emorragie diffuse.
Le cure del veterinario gli hanno salvato la vita, però adesso c’è preoccupazione tra i proprietari di cani, che a breve (il Comune aveva annunciato per settembre) avranno a disposizione un parco attrezzato per i loro amici a quattro zampe in via Franco. Temono che ci sia qualcuno che per sbarazzarsi dei topi sparga in giro, incustoditi, dei bocconi avvelenati, che vengono accidentalmente ingeriti dai cani a passeggio. Nel caso invece si trattasse di qualcuno che abbia gettato deliberatamente il boccone dentro al giardino della villetta, sarebbe un’azione criminale che non avrebbe precedenti nella zona.
Il Mattino di Padova – 5 settembre 2012