“La Regione deve rivedere completamente i propri programmi per la gestione della Blue Tongue, al fine di rispettare quanto hanno evidenziato in queste ore gli esperti dell’EFSA, l’Authority europea per la sicurezza alimentare, e come sottolineano anche i veterinari pubblici del Veneto”. Lo chiedono in una nota i consiglieri regionali Cristina Guarda (AMP) e Andrea Zanoni (PD) che spiegano come “i programmi di vaccinazione di massa, non solo di ovicaprini, ma anche di bovini, protratti per almeno cinque anni e associati a migliori e continui sistemi di sorveglianza, sarebbero infatti le uniche misure efficaci per sradicare il virus. Si tratta di una indicazione che richiama dunque la nostra Regione a prendere atto della indispensabilità di un rafforzamento dei servizi per affrontare questa, come altre emergenze epidemiologiche, che si sono riscontrate negli ultimi tempi”.
“A conferma della necessità di un’organizzazione radicata – proseguono i consiglieri della minoranza – c’è anche l’affermazione degli esperti del settore, secondo la quale le campagne di vaccinazione di massa dovrebbero essere seguite da ‘sistemi di sorveglianza sufficientemente sensibili da rilevare bassi livelli di prevalenza del virus. In caso contrario, la malattia potrebbe ripresentarsi alcuni anni dopo la conclusione della campagna vaccinale’”.
“A questo punto – concludono Cristina Guarda e Andrea Zanoni – rinnoviamo la nostra richiesta al Governo regionale di approntare urgentemente un Piano strategico di settore, chiarendo agli allevatori e ai veterinari la corretta tipologia di gestione del virus. La Blue Tongue, come l’aviaria, sono virus che destano forti preoccupazioni e mettono in difficoltà i nostri allevamenti e il settore alimentare. Rispondervi in maniera efficacia e stringente, è quindi un dovere da assolvere in tempi rapidi, con mezzi e risorse adeguati”.
Consiglio Veneto – 8 marzo 2017