Trasferirsi in Italia in cerca di stipendio e condizioni di lavoro migliori per rimpolpare organici sguarniti? Anche dai medici dell’Europa dell’Est, tradizionalmente attratti dalla nostra sanità, arriva ormai un “no grazie”. Il motivo? Il salario di partenza da dieci anni fermo in Italia a 2.400 euro netti ha perso ogni appeal per i camici bianchi stranieri che ricevono ogni giorno offerte più allettanti nell’Unione europea, dove da qui al 2024 si andrà a caccia di 230mila professionisti. Con il nuovo contratto cambia poco: la paga d’ingresso arriva fino a 2.600 euro netti, mentre la Germania quasi raddoppia, con un’offerta-base di 4.500 euro e una serie di benefit (alloggio incluso) che la rendono decisamente allettante. E se i dottori “rumeni” in entrata si riducono al lumicino, c’è da temere che i flussi in uscita resteranno alti. Lo Stato spende circa 200mila per formare i nostri giovani medici.
Il Sole 24 Ore