Operazione della Capitaneria di porto, portate via diverse confezioni di filetti essiccati pronte per essere consumate. Blitz al ristorante a Civitavecchia sequestrata carne da delfinoMattanza di delfini (ansa)Sarebbero finiti nei piatti di alcuni commensali, nonostante si tratti di una specie protetta.
Così gli uomini della Capitaneria di porto di Civitavecchia, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura, hanno interrotto il commercio di carne di delfino, sequestrando diverse confezioni di filetti essiccati, pronte per essere servite in un noto ristorante della cittadina laziale. Gli investigatori si sono mossi a seguito di un servizio de “Le Iene” e sulla base delle segnalazioni di Lav e Marevivo, che denunciavano la consuetudine del ristorante nel vendere ad alcuni clienti selezionati la carne del cetaceo.
L’APPELLO DELLE ASSOCIAZIONI. Alla luce del sequestro, Lav e Marevivo sollecitano al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando “un piano di controlli straordinari per individuare tutta la filiera di questo squallido commercio – dicono – nonché altre simili situazioni di somministrazione al pubblico, soprattutto in quelle regioni le cui tradizioni culinarie annoveravano il delfino tra le prelibatezze locali”.
LA RICHIESTA AL MINISTRO. “Ringraziamo la procura e la Capitaneria di porto di Civitavecchia per l’importante risultato – affermano ancora le associazioni – nonché per l’annunciata intenzione di proseguire le indagini per individuare tutti i passaggi che hanno portato la carne di delfini sui tavoli dei ristoranti. Al ministro Orlando invece, chiediamo tolleranza zero su quanti lucrano sulla pelle di questi mammiferi protetti dalle normative europee».
26 gennaio 2014