Scampia, trovati anche cuccioli di dogo argentino e di rottweiler nel quartiere delle famigerate “piazze di spaccio”.
Gli agenti del commissariato di Scampia hanno scoperto due recinti dove venivano allevati cuccioli di cani di grossa taglia, che, secondo gli investigatori, sarebbero stati usati dalla camorra per combattimenti clandestini. Gli animali, tra cui degli esemplari di Dogo argentino e di Rottweiler si trovavano in via della Resistenza; nei pressi delle cosiddette ‘case dei Puffi’ dove lo spaccio della droga è attivo 24 ore al giorno.
La polizia ha sequestrato e poi affidato ai veterinari, finora, tre cani. Gli investigatori sono sicuri che nella zona siano nascosti altri recinti di cuccioli che una volta cresciuti saranno costretti a combattere.
I veterinari chiariranno se gli animali sequestrati siano dotati di microchip identificativo. In caso si potrebbe risalire al proprietario. Le forze dell’ordine cercano di fare chiarezza sull’utilizzo dei cuccioli sequestrati e affidati alla Asl. Un uomo, mentre era in corso l’operazione in viale della Resistenza, ha sostenuto che i tre cani ritrovati all’interno del recinto, allestito in un’area di proprietà comunale, erano i suoi. Ma probabilmente si tratta solo di un caso di depistaggio.
“Rottweiler, Dogo argentino e altre razze utilizzate per le lotte rappresentano per la camorra un simbolo di potenza” spiega un investigatore. Quindi, i cuccioli sequestrati potrebbero rappresentare soltanto uno “status simbol” per alcuni esponenti della camorra di Scampia.
Ma è quasi certo che gli animali, diventati adulti, vengano utilizzati per i combattimenti,
uno dei business della camorra. E’ da escludere invece che gli animali fungessero da sentinelle per gli spacciatori impegnati nelle varie ‘piazze di spaccio’. “Magari fosse così, sapremmo bene come fare per eludere il lavoro di questi animali”, spiega ancora un investigatore.
Repubblica.it – 26 settembre 2011