Per quanto mi riguarda, il vero nuovo ospedale di Padova sarà quello attuale completamente ristrutturato ed ampliato». Massimo Bitonci, capogruppo della Lega Nord in Senato e candidato sindaco di Carroccio, Forza Italia, Fratelli d’Italia e tre liste civiche, interviene così,sul tema del nuovo polo medico-sanitario, da anni progettato a Padova Ovest, in un’area interamente privata lungo corso Australia, quasi di fronte allo stadio Euganeo.
Una presa di posizione clamorosa, se si pensa che a livello regionale l’opera è promossa proprio dal governatore leghista Luca Zaia. «Bisogna essere persone serie e, soprattutto, smetterla di raccontare bugie ai padovani, come da troppo tempo continuano a fare Ivo Rossi ed il suo predecessore Flavio Zanonato. Dove troviamo – dice Bitonci – i 650 milioni di euro per costruire un nuovo ospedale, senza contare i soldi per espropriare il terreno e metterlo in sicurezza, considerato che la zona scelta proprio da Rossi e Zanonato è a forte rischio idrogeologico? E, dell’area dove sorge l’attuale struttura, cosa vogliamo farne? Desideriamo, forse, che diventi un nuovo spazio degradato, per di più nel cuore della città? La Regione, di recente, ha stanziato 150 milioni di euro per la sanità padovana. Ecco – osserva il candidato leghista – Io credo che quella cifra vada adoperata immediatamente per mettere mano al vecchio ospedale, per realizzare un nuovo monoblocco, per abbattere e ricostruire altrove le cliniche che oggi si trovano sulle mura cinquecentesche, per creare nuovi parcheggi per dipendenti e visitatori e per studiare una nuova viabilità: non è possibile, infatti, che l’area ospedaliera sia spaccata in due da una strada, peraltro molto trafficata, qual è via Giustiniani». «Nell’ultimo piano triennale delle opere pubbliche 2013-2015 varato dalla giunta Rossi – aggiunge Stefano Grigoletto, consigliere comunale uscente di FI – non si fa nemmeno cenno al nuovo ospedale: nel senso che non è previsto neppure un intervento, nella zona di Padova Ovest, a servizio della futura struttura. Per troppi anni, Zanonato e Rossi ci hanno soltanto raccontato un sacco di balle». «La realizzazione del progetto di corso Australia – sottolinea Raffale Zanon di FdI – rappresenterebbe soltanto l’ennesimo favore ai “comitati d’affari” della nostra città». Parole, quelle di Bitonci e colleghi, che generano stupore in Piero Ruzzante, consigliere regionale del Pd e coordinatore della campagna elettorale di Rossi: «All’ex sindaco di Cittadella, potrei presentare una persona o dargli il suo numero di telefono. Sto parlando del governatore del Veneto, Luca Zaia, che mi pare sia dello stesso partito di Bitonci e che più volte, anche recentemente, si è espresso a favore del nuovo ospedale di Padova. Un’opera – evidenzia Bitonci – che è di esclusiva competenza della Regione e per la quale proprio la Regione ha messo a bilancio i 150 milioni di euro di cui parla, senza sapere, il candidato della Lega. Padova ha bisogno di un nuovo polo medico-sanitario di respiro europeo ed internazionale, ma forse Bitonci, preferendo ristrutturare il complesso di via Giustiniani, intende favorire la sanità veronese del suo amico Flavio Tosi». La questione, però, ora è aperta. E mentre a Padova si allarga il fronte del no all’opera (a favore, tra i candidati sindaco, c’è solo Rossi; mentre Maurizio Saia chiede il referendum); anche in Regione, in attesa della dichiarazione di pubblica utilità da parte del consiglio, la posizioni sono differenti. Così Leonardo Padrin (Forza Italia), presidente della commissione Sanità: «Chiederò spiegazioni a Zaia, ma la posizione di Bitonci onestamente non è aberrante; anzi è interessante». Mentre Marino Zorzato (Ncd): «L’ospedale va fatto a basta. Un politico che non rivendichi le risorse per questo ospedale, considerata anche l’importanza dei rapporti con l’università, non fa il bene della città».
Corriere del Veneto – 6 maggio 2014