“È una valutazione in chiaroscuro quella della Corte dei Conti sul Rendiconto generale del 2015: se da un lato c’è un passo in avanti sul bilancio di esercizio rispetto allo scorso anno, invece su Patrimonio e Partecipate non c’è stato un miglioramento. Da qui il severo giudizio della Corte che non ha parificato il conto patrimoniale”.
Questo il commento dei consiglieri del Partito Democratico Stefano Fracasso, Bruno Pigozzo, Piero Ruzzante e Orietta Salemi che hanno assistito nella sede della Prefettura di Venezia al giudizio della magistratura contabile sul Rendiconto generale della Regione Veneto per l’esercizio finanziario 2015. “Sentite le richieste del procuratore regionale Paolo Evangelista, la Corte dei Conti ha deciso di parificare il conto del bilancio, con alcune eccezioni, tra cui i contributi a favore delle società partecipate Sistemi Territoriali e Veneto Sviluppo e, appunto, il conto patrimoniale” si legge in una nota diffusa dai consiglieri del Partito Democratico. “Per noi – proseguono gli esponenti del PD – si tratta di una conferma. In questi mesi abbiamo più volte chiesto alla Giunta di dare seguito ai rilievi della Corte rispetto alla valutazione del patrimonio e delle partecipazioni nelle società, per una corretta visione di insieme degli strumenti di bilancio. Evidentemente avevamo ragione. Nella relazione si sottolinea come, sul versante delle partecipate, non sia stata ancora elaborata una relazione che dia conto, per ciascuna società, della tempistica delle dismissioni, dei risparmi di spesa conseguenti e della mancata remunerazione del capitale investito dalla Regione. Per quanto riguarda il patrimonio, invece, c’è molto lavoro da fare per completare la ricognizione del totale dei beni regionali e determinarne l’effettiva valorizzazione. Inoltre – concludono i consiglieri democratici – è stata ribadita la necessità di adottare i criteri di classificazione e valutazione dei cespiti patrimoniali previsti dal Regolamento europeo, che risale ormai al giugno 2013, indispensabile per assicurare una corretta verifica dei bilanci degli Stati dell’Unione”.
Fonte: Consiglio Veneto – 26 ottobre 2016