Nello stato di previsione finanziario del Ministero della salute per il triennio 2014-2016, collegato alla legge di stabilità, ci sarà una diminuzione degli stanziamenti per la Sanità pubblica veterinaria, igiene e sicurezza degli alimenti di 8 milioni. A sottolinearlo è stata la stessa relatrice della legge di bilancio per il 2014 Margherita Miotto in commissione Affari sociali della Camera. La parlamentare nel rilevare le principali riduzione che interessano lo stato di previsione del ministero della Salute rimarca come, nel caso della sanità veterinaria (programma 20.2), esse siano a carico degli interventi, soprattutto del capitolo delle spese per il potenziamento della sorveglianza epidemiologica delle encefalopatie spongiformi trasmissibili, delle altre malattie infettive e diffusive degli animali, nonché del sistema di identificazione e registrazione degli animali. La tabella
Le Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)- già approvate dal Senato e ora all’esame della Camera – contengono lo Stato di previsione del Ministero della salute per l’anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016. Il documento presenta una struttura contabile articolata in 34 missioni e 174 programmi e contiene le schede-obiettivo del Dipartimento di Sanità pubblica Veterinaria e i relativi stanziamenti.
Quanto alla ricerca, missione 17, poi, essa è suddivisa in due programmi, Ricerca per il settore della sanità pubblica e Ricerca per il settore zooprofilattico, “il primo dei quali – dice Miotto – assorbe la quasi totalità delle risorse stanziate”.
Qui sotto le principali voci di finanziamento per la sanità veterinaria e gli Istituti zooprofilattici in una sintesi curata da Anmvioggi
Sanità pubblica veterinaria, igiene e sicurezza degli alimenti. Per le attività istituzionali in materia di igiene e sicurezza degli alimenti, inclusi i prodotti primari, il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria potrà contare su stanziamenti decrescenti: circa 4mln di euro nel 2014, 3mln di euro circa per ciascuna annualità 2015-2016. Rientrano in queste attività i piani di controllo della catena alimentare e gli indirizzi operativi sui controlli all’importazione degli alimenti, la gestione delle allerte e delle emergenze nel settore della sicurezza degli alimenti e dei mangimi.
Stanziati circa 900 mila euro per ciascun anno del triennio 2014-2016 destinati all’aggiornamento delle metodologie di valutazione del rischio alimentare, con acquisizione, studio e analisi dei documenti emanati dall’Efsa; 1,4 mln di euro sono destinati annualmente alle attività istituzionali per la valutazione del rischio alimentare, nelle attività di supporto al funzionamento di organi collegiali, istituzioni e autorità come Aisìfa ed Efsa; 2,1 milioni/anno sono destinati all’elaborazione di nuove modalità operative in applicazione del nuovo assetto regolamentare del settore dei prodotti fitosanitari, previsto dal Regolamento 1107/2009; al rafforzamento della sorveglianza epidemiologica sono destinati 23,5 milioni di euro nel 2014, una somma destinata a decrescere di circa 500 mila euro nei due anni successivi per espletare attività di controllo e di contrasto delle malattie diffusive e infettive e delle zoonosi. Potenziate invece le attività di profilassi, benessere animale e farmaci veterinari che dal 2014 potranno contare su 23,8 milioni di euro, 23,3 nel 2015 e 23,2 nel 2016. In quest’ultimo obiettivo rientra l’implementazione delle attività di assistenza e prevenzione per la salute alimentare e veterinaria attraverso le attività di profilassi, di regolamentazione della autorizzazioni alla produzione e commercio dei farmaci ad uso veterinario e di quelle legate al benessere animale.
Ricerca per il settore zooprofilattico. Sono circa 340milioni/anno gli stanziamenti per questo programma che ha come obiettivo l’indirizzo e il coordinamento tecnico scientifico della attività di ricerca corrente degli IZS per fronteggiare problematiche sanitarie attuali o emergenti. Le attività di ricerca corrente sono indirizzate affinchè perseguano scopi coerenti con le prescrizioni del Piano Sanitario Nazionale e della Commissione Nazionale della Ricerca Scientifica. Sono indicatori di risultato l’impact factor complessivo degli IZS e dati quali numero di vaccini, metodiche analitiche e diagnostiche, prodotti informatici e altri prodotti di interesse veterinario validati. La ricerca degli IZS ha per oggetto tre macroaree: sicurezza degli alimenti, sanità animale e benessere animale.
5 dicembre 2013 – riproduzione riservata