Oggi gli impegni mattutini (posa della prima pietra dell’ospedale di Asiago) hanno indotto il governatore Luca Zaia a convocare la giunta nel pomeriggio: in agenda svariati punti, a cominciare dal bilancio della Regione, ritoccato dalla recente manovra di assestamento. Se il via libera della maggioranza è scontato, i tempi di discussione e di voto in consiglio sono strettissimi.
Di qui a fine anno l’assemblea veneta è chiamata a varare leggi importanti – in primis quella sul commercio – e sembra scontato lo slittamento del documento contabile al 2013 con conseguente esercizio provvisorio. Una soluzione già sperimentata l’anno scorso (e accompagnata dalle critiche dell’opposizione) che l’assessore competente Roberto Ciambetti ritiene «possibile» alla luce del percorso accidentato imposto dai provvedimenti legislativi: «A differenza di altre Regioni, il nostro bilancio non ha alcuna elasticità, è tiratissimo a causa di tagli e risparmi, l’equilibrio dei conti dipende dalla manovra tributaria e il cambiamento della normativa da parte del Parlamento ha rallentato e complicato il nostro lavoro». Dall’esecutivo al Consiglio.In commissione Statuto è stato depositato il progetto di legge “Autonomia del Consiglio regionale”: presentato dal presidente dell’assemblea Clodovaldo Ruffato, punta a definire, un’organizzazione del Parlamento regionale fortemente rinnovata e, soprattutto, autonoma, anche dal punto di vista contabile, da quella della Giunta. L’obiettivo della commissione Statuto è quello di concludere in breve tempo l’esame dei due testi per portare in aula entro l’anno la riforma che delineerà il futuro assetto istituzionale dei due più importanti “palazzi” della politica veneta Ferro-Fini e Balbi. «Con questa iniziativa legislativa», spiega Ruffato «intendiamo valorizzare la diversità di ruolo e di funzioni che esiste tra esecutivo e assemblea, prendendo a modello le esperienze organizzative del Parlamento nazionale e delle assemblee legislative delle regioni d’Europa, tutte dotate di propria autonomia di bilancio e di personale inquadrato in un ruolo autonomo, a riconoscimento della funzione essenziale della risorsa umana».
Il Mattino di Padova – 11 dicembre 2012