Questa la sintesi delle audizioni rese stamane, in Commissione Sanità, da Francesco Massicci, Ispettore generale capo della Ragioneria generale e Francesco Bevere, direttore generale della programmazione sanitaria del Ministero, sulle problematiche che riguardano le Regioni sottoposte ai piani di rientro dai disavanzi sanitari.
Per Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Puglia?e Sicilia, regioni sottoposte a piani di rientro questa mattina dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato sono arrivate notizie in parte buone e in parte meno. Francesco Massicci, Ispettore generale capo Igespes della Ragioneria generale dello Stato, audito in maniera informale dai senatori della XII Commissione ha riferito che queste regioni hanno fatto passi in avanti nel governo della spesa e nel miglioramento della contabilità.
Però allo stesso tempo Francesco Bevere, direttore generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute ha piegato ai membri della Commissione Igiene e Sanità che per le stesse regioni ci sono ancora nodi da sciogliere sul fronte dell’erogazione adeguata dei Livelli essenziali di assistenza, dell’assistenza residenziale e semiresidenziale per pazienti anziani e pazienti terminali con organizzazione di posti letto in Hospice, sul fronte dell’assistenza nelle cure palliative, della verifica della tipologia e della qualità delle prestazioni erogate, nel miglioramento e incremento dei programmi di prevenzione e screening oncologico.
Dunque siamo ancora di fronte ad uno scenario che presenta luci ed ombre.
In particolare se Abruzzo, Molise e Calabria non hanno ancora trasmesso la bozza operativa relativa ai programmi per 2013-2015, in tutte le regioni si registrano miglioramenti nell’andamento dei conti. A cominciare dal decremento dell’ospedalizzazione totale, con consistenti riduzioni, sia del ricorso a ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza, sia all’ospedalizzazione della popolazione ultrasettantacinquenne. Alla quale, però, fa da contraltare una generale carenza di posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie ed una dotazione insufficiente di posti letto presso RSA per anziani. Carenze si registrano anche relativamente all’erogazione di assistenza territoriale.
Molto da fare, ancora in Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia per quanto riguarda la prevenzione, con particolare riferimento all’area degli screening oncologici.
In generale la dettagliata relazione di Bevere ha posto l’accento sui numerosi aspetti positivi e i risultati raggiunti dalle Regioni in piano di rientro (migliore gestione delle strutture sanitarie, punti nascita, razionalizzazione della spesa farmaceutica), ma fra le innumerevoli criticità ha segnalato in più di un caso la non completa o insufficiente riorganizzazione della rete ospedaliera, contenziosi con le strutture private accreditate e, per quanto riguarda la Calabria, “carenza di comportamento collaborativo tra struttura regionale, Commissario e Sub commissari”.
30 maggio 2013