Faccia a faccia, per discutere il futuro del Veneto con chi ambisce a governare la Regione per i prossimi cinque anni: in vista dell’imminente chiamata alle urne i sindacati dei pensionati hanno deciso di interpellare direttamente i candidati, per chiedere loro quali saranno le politiche future dell’ ente, specialmente sul fronte della sanità e del welfare.
Il primo a rispondere all’appello è stato l’esponente del Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti, che in mattinata ha raggiunto la sede della Cisl a Mestre per discutere con i cittadini e con i segretari di Spi-Cgil, Fnp-Cisle Uilp-Uil.
«Nel Veneto c’è una normativa generosa, che però viene largamente disattesa nella sua applicazione», la premessa dei sindacati «eppure gli anziani stanno crescendo di numero e di importanza: la non-autosufficienza in Veneto interessa 200mila persone, eppure in Regione sembra tutto fermo». Il candidato “grillino” alla presidenza del Veneto ha replicato ribadendo la centralità dei servizi alla persona nel programma a cinque stelle, ha promesso un dialogo sempre aperto con cittadini, amministrazione e sigle sindacali, e ha infine prospettato un futuro capillare per la sanità veneta: «La direzione dev’essere quella della riduzione dell’apparato e dei costi per non tagliare posti letto, sforbiciando sui dirigenti per dare vita a una struttura diffusa e decentrata».
«La sanità è un servizio, non può diventare una fonte di reddito», ha proseguito Berti «anche per la scelta dei direttori generali possiamo creare commissioni che valutino i curriculum, consultare i dipendenti delle Ulss e tenere conto delle loro valutazioni». Questa mattina, a palazzo Balbi, i sindacati incontreranno Luca Zaia, governatore in carica e candidato ad un secondo mandato l’appuntamento con Alessandra Moretti, in corsa con il Pd, è invece previsto per il 15 maggio, a Padova; non ancora definito invece il meeting con Flavio Tosi, candidato-presidente della lista omonima
La Nuova Venezia – 28 aprile 2015