Nel testo del decreto su premi e sanzioni presentato giovedì dal Governo in Conferenza Unificata cambiano i meccanismi per individuare i prezzi di riferimento per gli acquisti di beni e servizi da parte di Asl e ospedali. Questo Dlgs (il sesto sugli otto complessivi che attuano il federalismo fiscale) è tra i più spinosi per governatori, assessori alla Salute e manager delle Asl che – nel caso fosse approvato il testo così com’è – perderanno tutti il posto se non saranno in grado di far quadrare i conti di Asl e ospedali. Con l’articolo 9 del Dlgs – che è stato nuovamente limato – il ministero dell’Economia, insieme alla Salute, punterà a mettere un freno agli acquisti fuori ordinanza di beni e servizi sanitari e non. Come?
Oltre a garantire premi a favore delle Regioni che istituiranno centrali regionali per gli acquisti è prevista l’elaborazione dei prezzi di riferimento per l’acquisto «alle condizioni di maggiore efficienza» di beni, prestazioni e servizi sanitari e non sanitari. L’elaborazione dei prezzi sarà affidata all’Osservatorio dei contratti pubblici su lavori, servizi e forniture alle amministrazioni pubbliche, mentre l’Agenzia per i servizi sanitari regionali indicherà la griglia di servizi e prodotti «di maggior impatto in termini di costo a carico del Ssn» da tenere sotto osservazione.
IL NUOVO TESTO – prima parte – seconda parte
Sanita.ilsole24ore.com – 22 aprile 2011