La relazione descrive l’esito di un audit riguardante l’Italia effettuato a distanza dal 12 al 23aprile 2021 nell’ambito del programma di lavoro della direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare. L’obiettivo dell’audit era valutare l’efficacia dei controlli ufficiali per garantire la protezione del benessere delle galline ovaiole in tutte le fasi della produzione. L’Italia dispone di un sistema volto a garantire il benessere delle galline ovaiole durante tutto il loro ciclo di vita e in tutti i sistemi di produzione.
L’autorità centrale competente sta rafforzando il proprio sistema di controllo attraverso il recente sviluppo di un’ampia banca dati di categorizzazione in base al rischio, ClassyFarm, e sta aggiornando la lista di controllo delle ispezioni per supportarla nella raccolta di misure basate sulle risorse e sugli animali. La banca dati raccoglie una vasta gamma di dati che informeranno le autorità in merito alle condizioni di benessere degli animali negli allevamenti di galline ovaiole a livello nazionale, regionale e locale, consentendo loro di orientare al meglio i propri controlli.
Questo sistema fornisce ai veterinari ufficiali una solida metodologia volta a garantire in modo più efficace il benessere delle galline ovaiole negli allevamenti. Le procedure documentate non sono coerenti per quanto riguarda il requisito secondo cui i nidi devono essere uno spazio separato per la deposizione delle uova. Di conseguenza, vi sono minori garanzie che i controlli ufficiali possano verificare in modo adeguato e coerente se i nidi soddisfino l’esigenza etologica delle galline di deporre le uova.
Le autorità competenti sono inoltre supportate da un registro centralizzato degli allevamenti. Questa banca dati aiuta a verificare il coefficiente di densità nell’allevamento e che non sia praticata la muta forzata. In alcuni casi le informazioni contenute nella banca dati possono essere inesatte, ma l’autorità centrale competente è consapevole di questo rischio e controlla regolarmente i dati.
L’autorità centrale competente non ha colto l’opportunità di fissare obiettivi in materia di benessere degli animali nel proprio piano di controllo nazionale pluriennale. Una percentuale significativa degli allevamenti di galline ovaiole viene in ogni caso ispezionata con cadenza annuale. Tuttavia, come conseguenza di questa occasione mancata, l’analisi dei risultati dei controlli ufficiali si è limitata al controllo della conformità.
Le autorità non utilizzano indicatori basati sugli animali nei macelli che ricevono galline ovaiole da riforma per individuare i segni di cattive condizioni di benessere degli animali negli allevamenti,sebbene tali indicatori siano noti sul campo. L’utilizzo e la raccolta di indicatori a livello dei macelli potrebbero contribuire al sistema ClassyFarm e fornire alle autorità un quadro ancora migliore del benessere delle galline ovaiole in Italia.
La relazione contiene una raccomandazione all’autorità competente volta a colmare la lacuna individuata per quanto riguarda la verifica dei requisiti relativi ai nidi.