La Commissione europea si è difesa dalle accuse che le sono state rivolte, in merito alla poca attenzione mostrata in caso di inadeguati trasporti degli animali negli Stati Membri. L’Intergruppo del Parlamento europeo per la conservazione e il benessere degli animali, ha sostenuto la costante incapacità degli Stati di rispettare le norme sul trasporto che garantiscono il benessere degli animali.
L’Intergruppo è particolarmente preoccupato per l’esportazione di animali vivi verso Medio Oriente, Turchia e Africa. Il Presidente dell’Intergruppo Janusz Wojciechowski ha detto che “la Commissione ha il dovere di perseguire gli Stati membri che violano continuamente le normative e causano immense sofferenze agli animali”. Allo stesso tempo il dottor Alexander Rabitsch ha presentato i risultati di una sua relazione secondo la quale la Commissione “chiude un occhio” sulla questione del trasporto degli animali vivi.
Tuttavia, la Commissione ha respinto queste affermazioni. In una dichiarazione a Global Meat News, infatti, la Commissione ha confermato di prendere in considerazione la questione “molto seriamente” e che continua a monitorare la situazione.
Ma la stessa Commissione ha precisato che “l’attuazione quotidiana della legislazione europea è in primo luogo di competenza degli Stati membri”; in diverse occasioni la Commissione ha portato la questione all’attenzione degli Stati membri, come per esempio nel corso dell’ultima riunione del Comitato permanente per le piante, animali, alimenti e mangimi.
La Commissione ha inoltre presentato informazioni e ha condiviso le migliori pratiche per la macellazione con paesi quali Libano, Turchia, Giordania, Palestina, Egitto e Algeria. “Stiamo valutando possibili iniziative a lungo termine e proseguiamo, per quanto di nostra competenza, a monitorare costantemente la situazione”.
Fonte Global Meat News (da Unaitalia) – 15 luglio 2015