Nella seduta del 2 luglio 2022 la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva, con un voto decisivo per la storia delle leggi sul benessere animale in Italia, lo stop all’abbattimento dei pulcini maschi entro la fine del 2026.
La notizia arriva a seguito dell’approvazione a giugno al Senato e a dicembre 2021 alla Camera dell’emendamento presentato dall’On. Francesca Galizia insieme ad Animal Equality che introduce, entro la fine del 2026, il divieto di abbattimento selettivo dei pulcini maschi, considerati un vero e proprio scarto di produzione all’interno dell’industria delle uova: nell’industria delle uova infatti, i pulcini maschi sono considerati inutili per la produzione, in quanto non sono in grado di deporre le uova, né possono essere impiegati per la carne, in quanto specie diverse dai più comuni polli broiler utilizzati dall’industria alimentare. Per questo motivo ogni anno, in Italia, vengono uccisi tra i 25 e i 40 milioni di pulcini maschi. Triturati vivi o soffocati, i pulcini vengono abbattuti immediatamente, entro le prime 24 ore dalla nascita, e senza l’utilizzo di tecniche di stordimento.
Animal Equality aveva lanciato nel 2020 una petizione firmata da oltre 100mila cittadini italiani per chiedere a Governo e industria di porre fine a questa situazione terribile, pubblicando immagini esclusive che mostravano la crudeltà della triturazione dei pulcini negli incubatoi.
E già da quell’anno l’associazione di categoria dei produttori di uova Assoavi si era dichiarata favorevole all’introduzione di tecnologie in-ovo sexing in grado di evitare l’abbattimento dei pulcini maschi, insieme all’impegno preso dai supermercati Coop con lo scopo proprio di implementare le tecnologie in grado di mettere fine all’uccisione dei pulcini.
Il testo approvato in via definitiva prevede tempi di adeguamento alla normativa per l’aggiornamento delle procedure di lavoro e dello stato tecnologico delle imprese del settore dell’allevamento delle galline ovaiole, supportando d’altro lato l’introduzione e lo sviluppo di tecnologie e strumenti per il sessaggio degli embrioni in-ovo in grado di identificare il sesso del pulcino ancora prima della schiusa, anche attraverso politiche di incentivazione di tali tecnologie.
«Si tratta di una notizia importantissima per gli animali in Italia e davvero storica, siamo molto felici che il Parlamento abbia approvato definitivamente questo emendamento che regola uno degli aspetti più controversi nell’industria della produzione di uova – commenta Alice Trombetta, direttrice esecutiva di Animal Equality Italia – . Gli animali sono esseri senzienti che non possono più essere solo considerati scarti industriali. L’uccisione selettiva dei pulcini maschi che avviene ogni giorno non sarà più considerata la normalità, e le istituzioni dovranno ora impegnarsi in questo percorso fondamentale per il progresso del nostro Paese e degli animali, sostenendo e accelerando l’implementazione progressiva di tecnologie in grado di mettere fine a questo abbattimento crudele sistematico»
«Il nostro Paese risulta il terzo paese europeo, dopo Francia e Germania, ad adottare lo stesso provvedimento a tutela dei pulcini maschi e, dunque, ora dovrà favorire e promuovere necessariamente l’introduzione, lo sviluppo e la conoscenza di tecnologie innovative che offrano una valida alternativa alla pratica di abbattimento dei pulcini, come possono esserlo per esempio le tecniche e gli strumenti per il sessaggio degli embrioni in-ovo (cosiddetta “in-ovo sexing”), in grado di identificare il sesso del pulcino ancora prima della schiusa. A tale riguardo mi auguro si possano individuare presto le risorse utili all’avvio di pratiche innovative ed alternative, che salvaguardino il benessere degli animali» dichiara l’On. Francesca Galizia.