Il Consiglio federale tedesco (Bundesrat) ha reso obbligatorio specificare sulle etichette delle carni il metodo di allevamento degli animali. Il disegno di legge entrerà in vigore in autunno e riguarderà, in una prima fase, solo i suini da ingrasso, per poi essere estesa anche alle altre specie animali. Come si apprende sul sito di Compassion in World Farming Italia, l’etichettatura sul metodo di produzione (Tierhaltung) distinguerà cinque tipi di allevamento: al coperto, al coperto, con ‘maggiore spazio’, al coperto con accesso all’aria aperta, all’aperto e biologico. Il disegno di legge prevede anche un’opzione volontaria per l’etichettatura dei prodotti alimentari provenienti da altri Stati membri dell’Ue e da Paesi terzi.
“La carne dovrà indicare le condizioni di allevamento degli animali da cui proviene”, spiega il ministero dell’Agricoltura tedesco in un comunicato stampa. “Questo renderà visibili gli sforzi degli allevatori per il benessere degli animali e per la prima volta i consumatori avranno l’opportunità di scegliere attivamente a favore di una produzione più rispettosa degli animali in fase di acquisto”.
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