La Commissione europea accelera sul benessere animale e sul divieto alle gabbie negli allevamenti. Nel Programma di lavoro adottato il 18 ottobre, infatti, Bruxelles ha deciso di accelerare la revisione delle norme europee per il benessere animale, anticipandole dal quarto al terzo trimestre del 2023. Un’anticipazione non irrilevante, commenta la coalizione italiana “End the Cage Age”, considerando che nel 2024 ci saranno nuove elezioni europee e i tempi sono quindi serrati.
«È un’ottima notizia: nonostante le pressioni delle lobby dell’industria, la Commissione europea sta dando seguito, anche in tempi più rapidi del previsto, alla propria promessa di proporre una legge contro l’uso delle gabbie negli allevamenti europei entro il 2023 – commenta la Coalizione italiana “End the Cage Age” – La creazione di leggi europee può richiedere lunghi anni. Con le elezioni del Parlamento europeo e le nomine dei nuovi Commissari dietro l’angolo, nel 2024, il tempo per mantenere la promessa e mettere fine all’era delle gabbie non è molto. Il fatto che la Commissione europea stia dando priorità a questo dossier prima del previsto è di ottimo auspicio».
Benessere animale, stop gabbie
Nel suo programma di lavoro, inoltre, la Commissione cita esplicitamente la campagna End the Cage Age, iniziata da Compassion in World Farming (CIWF) e sostenuta da oltre 170 associazioni europee di cui 22 italiane. La campagna è stata lanciata nel 2018 per chiedere la fine dell’uso di ogni tipo di gabbia per allevare animali a scopo alimentare e si è conclusa come da normativa europea un anno dopo, con il risultato di 1,4 milioni di firme certificate.
Oltre a porre fine all’uso delle gabbie negli allevamenti, si prevede, fra i vari punti, che la Commissione riveda le norme esistenti per proteggere pesci e pulcini maschi da metodi di macellazione crudeli e che rafforzi le norme di protezione di tutte le specie allevate e per il trasporto di animali vivi.
Una volta presentata, la proposta legislativa della Commissione dovrà essere approvata dal Consiglio dell’Unione Europea, formato dagli Stati membri, e dal Parlamento UE.
Nel frattempo, in occasione del Consiglio AGRIFISH che si è svolto lunedì e martedì a Bruxelles, diversi ministri dell’Agricoltura e della Pesca degli Stati Ue hanno chiesto all’Unione europea di disporre l’eliminazione graduale dell’abbattimento dei pulcini maschi nell’industria delle uova in tutta Europa. In una nota presentata alla Commissione europea da Germania e Francia e sostenuta da Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo e Portogallo, i ministri dell’Agricoltura hanno ribadito la necessità di abolire questa pratica a livello europeo. Dopo il divieto stabilito da Francia e Germania, di recente Austria, Lussemburgo e Italia hanno vietato l’uccisione sistematica dei pulcini maschi triturati o soffocati senza stordimento a poche ore dalla loro nascita (fonte: Animal Equality Italia).